A 104 anni dalla nascita di Madre Teresa di Calcutta, già dichiarata Beata, il suo ricordo e la sua testimonianza sono sempre più forti e vivi nei nostri cuori.
Questa piccola donna ha fatto davvero grandi cose, spostando le montagne con il cuore e con la forza della sua fede. La sua figura va al di là del sentimento religioso per sposarsi, con il rispetto, la stima e la riconoscenza delle persone, trasversalmente al proprio credo.
Così, infatti, ha fatto lei per tutta la sua vita: ha curato, aiutato, consolato le persone in quanto tali, come creature, ognuna delle quali meritevoli di amore incondizionato, a prescindere da tutto.
In un’epoca sempre più segnata da vicissitudini strazianti sotto il segno dell’intolleranza, guardiamo a lei ancora una volta come esempio di forza e speranza.
Nata il 26 agosto 1910 in un piccolo paese dell’allora Jugoslavia, oggi Macedonia, da una famiglia cattolica albanese, è riuscita a diventare famosa in tutto il mondo con la sua dolce caparbietà.
Diventata suora a soli 18 anni, spende la sua vita per gli altri. Prima come insegnante in Irlanda, poi in India e sarà soprattutto lì che darà seguito alla sua “seconda chiamata” per diventare un gigante della carità.
Tutto accadde una notte in cui una frase continuò a martellarle nella testa durante un viaggio notturno: il grido dolente di Gesù in croce: “Ho sete!”. Piano, piano avvertì chiaramente che la sua missione doveva essere tra gli ultimi di Calcutta, tra chi viveva ai margini di tutto per essere niente, il mondo dei derelitti che elemosinavano tra i marciapiedi, senza neppure poter morire in pace e dignità.
“Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.”
La congregazione da lei fondata delle Missionarie della Carità, dal nulla, riesce a fare un lavoro impensabile e si espande in tutto il mondo.
Madre Teresa ha saputo ben conciliare l’aspetto contemplativo di preghiera e quello attivo, costantemente impegnato ad aiutare. La sua figura minuta, il suo fragile fisico hanno sfidato il mondo e i potenti per dar voce alla sua causa e nel suo sguardo chiunque ha potuto riconoscere lo sguardo dell’Amore assoluto.
“Molti parlano dei poveri, ma pochi parlano con i poveri.”
La sua forza è stata non fermarsi mai, in umiltà, si considerava infatti un umile strumento “la piccola matita di Dio”, così si autodefiniva.
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.”
Madre Teresa ha fatto qualcosa per ognuno di noi e anche per chi verrà dopo di noi perché ci ha lasciato davvero qualcosa di speciale che germina nei nostri cuori e accogliamo con gioia il suo inno alla vita da porgere ai nostri figli:
“Ieri è trascorso. Domani deve ancora venire.
Noi abbiamo solo l’oggi.
Se aiutiamo i nostri figli ad essere ciò che dovrebbero essere oggi, avranno il coraggio necessario per affrontare la vita con maggior amore.”
Fonte: Santiebeati