Lo scorso dicembre all’Ospedale Pertini di Roma cinque coppie vengono sottoposte a dei trattamenti contro l’infertilità e come già ampiamente e diffusamente discusso su tutte le pagine dei giornali, ai controlli successivi si scopre che una di queste donne rimane incinta grazie agli embrioni prelevati da un’altra coppia.
Anche noi di vitadamamma ne avevamo discusso quando scoppiò il caso (leggi qui l’articolo) , e avevamo posto la più scontata, ma anche la più profonda delle domande: gli embrioni che questa donna porta in grembo, saranno figli suoi, anche se non lo sono biologicamente?
Durante il mese di agosto la donna in questione ha dato alla luce questi due gemelli battendo sui tempi i giudici, che avrebbero dovuto sentenziare circa la contesa di questi due bimbi da parte delle due coppie in questione, e sull’Ospedale Pertini al centro della bufera, al quale è stato richiesto un risarcimento milionario per l’errore che aveva portato allo scambio degli embrioni.
Adesso si pone il problema di chi sarà chiamato a crescere ed educare questi due bambini.
I genitori biologici, ovvero i “proprietari” di ovuli e spermatozoi hanno intentato la causa in tribunale, ma nel frattempo i gemellini, nati all’ottavo mese di gravidanza, sono stati registrati dai genitori, per così dire “adottivi” anticipando l’udienza del tribunale che doveva esprimersi sul caso.
La faccenda in effetti è controversa, e qualsiasi sarà la decisione sicuramente ci sarà qualcuno che soffrirà per questa.
L’errore del Pertini ha causato questa opera che doveva inizialmente essere di felicità, ma che si è presto tramutata in dramma, ma siamo poi così sicuri che questo anelito umano a spingersi sempre oltre con la scienza faccia sempre bene?
Voi mamme cosa ne pensate?