Cosa succede nell’immaginario di un bambino, soprattutto se è ancora piccolo, quando nasce un fratellino?
E’ difficile da comprendere esattamente perché i nostri parametri sono diversi, la nostra logica da adulti ci fornisce delle spiegazioni e delle valutazioni diverse rispetto a quelle che possono trovare i bambini.
Sicuramente accade una piccola rivoluzione di sentimenti.
Da una parte si ha la curiosità di toccare e conoscere, che è anche tipica dei bimbi. Una nuova creaturina si affaccia alla vita, tanto simile a loro, solo molto più piccola.
Alcuni bambini poi saranno attirati dal linguaggio sconosciuto di questi esserini, fatto di pianti, suoni, versi, gridolini. Per loro significa anche confrontarsi con un altro bambino vero, in carne ed ossa, non un peluche, un bambolotto, o peggio una creatura virtuale ma una persona che interagisce con loro e tutta da scoprire!
Certo è ovvio che significherà anche condividere spazi e tempi di mamma e papà… con relative manifestazioni di gelosia e ridimensionamento forzato e repentino del proprio ego.
Normalmente la complicità anche tutta intima e ancora inconscia tra fratelli prevale su tutto, un filo invisibile che li lega inconsapevolmente alla stessa matrice.
Ecco allora che non è difficile trovare il fratello più grande che vive questo legame in modo molto concreto, quasi carnale e ha bisogno di un contatto forte e fattivo.
E’ il caso che possiamo osservare in questo video dolcissimo dove la mamma presenta la sorellina appena nata al fratello di un paio d’anni più grande.
Lo sguardo si perde nell’ammirazione estatica della sorellina. Quasi non arriva a comprendere il miracolo che gli è davanti.
La stringe e la tocca quasi per rendersene maggiormente conto, per poter elaborare ciò che ha di fronte. La mamma più volte deve richiamarlo alla delicatezza e all’attenzione per la fragilità della bimba.
Ciò che sembra attirare di più la sua attenzione sono le manine e i piedini, così piccoli e buffi!
Il fratello non vuole più separarsi da lei, tiene il broncio, fa capricci e, alla fine, ottiene di poter rimanere accanto a lei in una condivisione che va al di là della nostra comprensione adulta ma sembra ancora appartenere ad una dimensione intrauterina che li vede inseparabili compagni di vita fraterna.