Il prossimo autunno approderà in Aula per l’emanazione definitiva il testo unico della legge delega sulla riforma del Codice della strada, approvato dalla Commissione Trasporti della Camera proprio in questi giorni.
Che novità di legge ci saranno in materia di Trasporti?
La più importante riguarda i quattordicenni alla guida di motorini e scooter “Taglia” 50 e sedicenni che guidano minicar.
Il testo prevede infatti anche per loro una patente a punti.
Oggi infatti i possessori di patente AM (per scooter di cilindrata uguale o inferiore a 50cc) e patente A1 (scooter fino a 150 cc) non erano soggetti alle stesse norme dei guidatori con patenti superiori (A2, A, B1, B, BE ecc.) che presupponevano una diminuzione degli iniziali 20 punti per infrazioni più o meno gravi.
Con questa legge invece questi “mini” patentati potranno subire il ritiro, la sospensione o la revoca della patente, proprio come tutti gli altri guidatori, e la decurtazione di punti in caso di sanzione per violazione delle regole.
D’altronde non si capisce perché tali guidatori non debbano essere trattati in strada proprio come gli altri, visto che sono comunque alla guida di veri e propri mezzi di trasporto.
Novità anche per i neopatentati
Durante il primo anno alla guida i neopatentati potranno guidare autoveicoli eccedenti i 55 kW/tonnellata se al loro fianco ci sarà persona di età non superiore a 65 anni.
La restrizione di guida di tali veicoli è comunque limitata ai primi sei mesi di patente se “il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione da cui derivi decurtazione di punteggio”
E per gli over 80?
I conducenti con età superiore agli 80 anni dovranno, come i neopatentati guidare vetture a potenza limitata.
Il rinnovo avverrà ogni anno, se non si sottoporranno a tale rinnovo, la patente sarà rinnovata ogni due anni, per la guida di “ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri”.
Le ”linee guida cogenti in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofici per il conseguimento ed il rinnovo della patente” vengono attribuite al Ministero della Salute
Un’altra novità riguarda invece la revisione di alcuni limiti di velocità delle strade extraurbane ”secondo criteri di ragionevolezza” e la conseguente modifica di eventuali sanzioni.
Con questo decreto il governo tenta anche di rallentare i comuni che “battono cassa” proprio con multe selvagge, per sanare gli ammanchi nei propri bilanci.
Il decreto infatti prevederà che il 15% delle sanzioni per violazione al codice della strada venga destinato ad un fondo che sarà in seguito utilizzato per intensificare i controlli su strada.
Il 20% di esse fluiranno in un ”Fondo, da istituire nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, finalizzato a finanziare il Piano nazionale della sicurezza stradale e i relativi programmi attuativi”
Infine gli enti titolari di funzioni di polizia stradale e/o proprietari delle strade avranno l’obbligo di rendicontazione delle multe, e tutti gli enti inadempienti verranno a loro volta sanzionati in caso di mancanza.
Fonte: Ansa