Ci sono alimenti e sostanze che consumiamo ogni giorno in modo abbastanza abituale ed inconsapevole, pur sapendo che non fanno bene e dovremmo limitarne l’assunzione.
Si tratta di cibi che fanno ingrassare, che minano fortemente il nostro apparato circolatorio, il metabolismo ma da oggi potremmo avere una ragione in più per rafforzare la nostra forza di volontà.
Molti di questi potenziali nemici del nostro benessere sono molto deleteri anche per il nostro cervello e tutte le nostre funzioni cognitive: senza rendercene conto indeboliamo la nostra mente e acceleriamo il suo declino.
Ecco i primi 10 comuni responsabili di questo processo:
1 – I dolci. Se può essere anche vero che un pasticcino può tirare su di morale, l’assuefazione allo zucchero porta facilmente a problemi di peso e obesità.
Inoltre, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciencese (n.3 – 2003), condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi, si dimostra una relazione significativa tra il metabolismo degli zuccheri e i deficit di memoria, con conseguente atrofia dell’ippocampo, l’area cerebrale chiave per le funzioni di apprendimento e di memorizzazione.
2 – Dolcificanti. Se lo zucchero comporta dei rischi, i dolcificanti non sono da meno. Soprattutto l’aspartame sembra sia responsabile di danni di trasmissione tra neurone e neurone oltre ad altri seri danni a medio e lungo termine. Ma anche il fruttosio e la saccarina sono spesso sul banco degli accusati e se ne sconsiglia l’uso.
3 – L’alcool. Non solo può provocare danni gravi al fegato e ben noti problemi di memoria a breve termine ma, a lungo andare, l’eccesso di alcool porta ad una costante confusione mentale e una difficoltà di concentrazione anche elevata. Bisognerebbe limitarne l’uso più possibile ai pasti e a non più di due superalcolici a settimana.
4 – Junk food o cibo spazzatura. Si intende con questo termine una vasta categoria di cibi che non contengono sostanze nutritive ma solo grassi e zuccheri che oltretutto creano dipendenza, è del cibo “vuoto” che appaga solo la golosità.
Sono cibi infatti molto appetibili, spesso creati da un miscuglio di additivi, conservanti e possono essere genericamente assimilati a tutti i tipi di snack, caramelle, chewing gum, molte bibite, cibo dei fast food.
Una ricerca condotta dall’università australiana Deakin di Melbourne ha rivelato che una dieta ricca di junk food può aumentare il rischio di disturbi del comportamento e dell’umore, può alterare le sostanze chimiche del cervello determinando i sintomi associati alla depressione e all’ansia.
Inoltre i grassi eccessivi contenuti deteriorano le funzioni cognitive influenzando in modo negativo la produzione di dopamina, sostanza che promuove le sensazioni di benessere e la felicità, ma che è fondamentale per supportare le funzioni cognitive e la capacità di apprendimento e di memoria.
5 – Fritti. Gli oli di scarsa qualità utilizzati per la frittura dei cibi sono tra i principali responsabili del deterioramento delle cellule nervose. Contengono inoltre additivi chimici, conservanti, coloranti artificiali e aromatizzanti che possono causare iperattività sia negli adulti che nei bambini. L’olio di girasole è tra i più nocivi.
6 – I cibi precotti, al pari di quelli fritti, contengono per la maggior parte di casi oli nocivi e saturi, di scarsa qualità che hanno gli stessi effetti collaterali sul nostro sistema cognitivo così come additivi e conservanti.
7 – L’eccesso di sale nell’alimentazione è assolutamente da evitare perché causa ipertensione e aumenta tutti i problemi correlati al sistema cardiocircolatorio. Meno risaputo è che il sale, come lo zucchero, crea dipendenza ed astinenza.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Toronto (Canada) le persone che hanno diete ricche di sale e fanno poco esercizio fisico subiscono un declino mentale più rapido.
8 – I cereali raffinati vengono privati, durante il processo industriale, delle sostanze nutritive principali, inoltre possono contenere sostanze aggiunte dannose come zuccheri, grassi, sale aggiunti dopo un processo di disidratazione. I cereali integrali sono di gran lunga da preferire.
9 – I salumi e le carni conservate industriali (hot-dog, wurstel, mortadella,…) contengono prodotti primi di scarsa qualità, spesso di scarto, un grosso quantitativo di sale e conservanti, soprattutto polifosfati, nitriti e nitrati (di sodio e potassio), considerati anche potenzialmente cancerogeni e sicuramente in grado di danneggiare la nostra memoria e attenzione.
10 – Infine il fumo, con la nicotina contribuisce, come risaputo, alla maggiore esposizione a rischi cardiaci e polmonari, invecchia la pelle ma influisce anche sulla produzione dei neurotrasmettitori, ostruendo i piccoli capillari indispensabili per un corretto funzionamento delle nostre funzioni cognitive.
Una ricerca multicentrica, che ha coinvolto l’università di San Francisco e della Florida, è stata pubblicata sulla rivista Drug and Alcohol Dependence e ha trasmesso alcuni importanti risultati circa gli effetti della nicotina sulla struttura cerebrale.
La ricerca dimostra che nei fumatori cronici c’è un’associazione tra fumo e riduzione del volume dell’ippocampo in base alla quantità e durata di nicotina assunta (pacchetti fumati e anni di assunzione).