L’esposizione ai raggi ultravioletti è tra i maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di melanomi cutanei maligni.
Adesso uno studio condotto dalla Stanford University e dalla svedese Lund University ha esaminato come la stagione di nascita possa essere associata allo sviluppo di tale patologia e ha fatto una scoperta interessante.
Lo studio ha coinvolto oltre 3.5 milioni di persone nate in Svezia tra il 1973 e il 2008, e li ha seguiti fino all’anno successivo per esaminare fattori perinatali che potevano implicare il rischio di contrarre malattie.
I risultati, pubblicati dall’International Journal of epidemiology, hanno evidenziato che il rischio melanoma era associato alla stagione di nascita, con un picco nei soggetti nati in primavera (tra marzo e maggio).
Le conclusioni hanno suggerito che nei primi mesi di vita la suscettibilità ai raggi UVA è ovviamente maggiore, e il rischio di malattie legate all’epidermide aumenta in alcune fette di popolazione.
Il melanoma è un tumore della pelle, alquanto aggressivo dal punto di vista della mortalità.
E’ importante dunque una diagnosi precoce che aumenta sensibilmente le possibilità di guarigione seguendo un percorso di asportazione chirurgica del tumore.
Il melanoma è individuabile in macchie o noduli che compaiono sulla pelle con bordi asimmetrici dai colori variegati.
Le donne sono più colpite da esso, e il picco di incidenza si registra tra i 35 e i 65 anni, con maggiore rilevanza (17 volte superiore) in coloro che hanno un colorito chiaro.
La sopravvivenza ad un melanoma è a 5 anni nell’81% dei diagnosticati, anche se è strettamente legata allo stadio del tumore al momento della diagnosi.
Ecco perché prevenire è di fondamentale importanza per questo tipo di patologie.
Un melanoma diagnosticato ad uno stadio iniziale consente una guarigione nel 95% dei casi, mentre le cose si complicano quando questo stesso ha già intaccato altri organi.
Anche la familiarità deve essere un campanello d’allarme: chi avesse nella storia familiare casi di melanoma dovrebbe consultare un dermatologo per un controllo annuale.
Infine un ruolo importante, come è emerso dalla ricerca della Stanford University, gioca l’esposizione ai raggi solari.
Una scorretta esposizione può causare danni al Dna e sviluppare cellule tumorali: cautela dunque durante i mesi estivi quando si è più propensi a stare ore sotto il sole.
Fondamentale diviene la protezione a pelle e occhi, soprattutto in quei soggetti con molti nei, o con carnagione e occhi chiari, e tutti coloro che nel tempo hanno avuto la pelle danneggiata da scottature.
Queste sono tutte caratteristiche che possono aumentare il rischio melanoma.
Per diffondere il messaggio di sensibilizzazione, l’associazione euromelanoma.org , composta da rappresentanti ed esperti di tutte le nazioni europee attiva dal 1999, ha indetto una giornata dedicata allo screening per la prevenzione del tumore alla pelle, che si celebra ogni anno il 26 maggio (Euromelanoma Day).
Da qualche anno inoltre è attivo un numero verde (800 591309) che dà informazioni generali, indicando anche il centro Euromelanoma più vicino.