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Le Hanno Rubato il Cadavere del Figlio: Neonato di 1 Mese Morto nel Sonno

di Federica Federico

23 Maggio 2014

morte nel sonno

Perdere un figlio può essere l’evento più straziante di un’intera vita , perderlo senza una spiegazione medica che ne giustifichi la morte, senza una patologia o senza un incidente riesce anche ad essere un dolore peggiore, insopportabile e logorante.

Mamma Carmen è una donna di 43 anni, vive in Calabria, a Corigliano Calabro, ha portato nel suo grembo e dato alla luce 4 figli ma uno, il più piccolo, l’ha prematuramente lasciata volando in cielo a solo un mese di vita.

L’angelo di Mamma Carmen è il piccolo Graziano Tieri.

Il bambino nacque sano, senza patologie cliniche rilevati e senza problemi di salute di alcun tipo, per tutto il suo primo ed unico mese di vita Graziano crebbe bene, una terribile mattina, però, il suo corpo fu scoperto dalla mamma senza vita, pallido ed inerme.

E’ morto nel sonno (si chiama SIDS o morte in culla ed in larga parte è ancora un “mistero” che la scienza medica stenta a districare).

Graziano è stato sepolto nel cimitero di Corigliano Calabro.

Carmen è una mamma addolorata, la sua vita resterà per sempre segnata dalla tragedia che ha colpito Graziano.
Non c’è pace per le madri che perdono i loro bambini così drammaticamente.

Malgrado tutto, sorretta dall’amore di suo marito e dei suoi 3 figli più grandi, mamma Carmen cerca di andare avanti e di farsi forza.
La tomba di Graziano è stata per Carmen il rifugio del suo dolore, il luogo in cui è andata a piangere e il posto ove ha sentito più presente e vicino il suo bambino.

Ma qualcuno le ha portato via la tomba e i poveri resti del piccolo Graziano.

Carmen, che andava al cimitero ogni giorno, ha lasciato Corigliano Calabro per alcuni mesi, si è dovuta allontanare dal suo paese per ragioni di lavoro. Al rientro il suo primo pensiero è stato andare a trovare Graziano, al cimitero però Carmen ha compiuto una terribile scoperta: la terra della zona intorno alla tomba di Graziano era smossa e la bara era stata trafugata.

Qualche malvivente ha rubato le povere spoglie del suo neonato.

Così al dramma della morte si è aggiunto quello della perdita di un giaciglio su cui pregare e la sacralità della sepoltura è stata violata senza alcuna umana pietà.

Carmen e suo marito hanno sporto denuncia ma l’indignazione è tanta perché nessuna autorità competente ha fatto sapere loro nulla.
Per di più sono scomparsi anche i registri cimiteriali che attestavano la sepoltura di Graziano in quel luogo.

Mamma Carmen denuncia la vicenda sulla pagine del settimanale “Giallo” (Cairo editore n°21 del 28 maggio 2014).

I genitori di Graziano si sono visti strappare il figlio per una seconda volta e partoriscono nella loro mente le più varie ipotesi dai ladri senza scrupoli, alla ricerca di oggetti preziosi, alla pista satanica.

Ma è possibile che le indagini non abbiano portato a nulla? E’ possibile che di una profanazione tanto grave nessuno si fosse reso conto, al punto tale che mamma Carmen ha dovuto scoprire da sola il dramma che aveva colpito la sua famiglia?
E’ possibile che nessuno abbia visto, sentito o saputo nulla?

Vita da Mamma raccoglie dalle pagine di “Giallo” l’appello di mamma Carmen che appunto testualmente dice:
<<Lancio un appello alla gente del mio paese: chi ha visto qualcosa parli e ci aiuti a capire cosa è successo>>.



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