Quando ero incinta di mio figlio ricordo due momenti particolarmente emozionanti, a parte la scoperta di quella gravidanza: il primo battito del cuore, e la prima ecografia.
In quella nebulosa nera dove erano appena accennate strisce bianche, cominciavi a intravedere la vita che cresceva.
L’ecografia è stata tra gli strumenti che più hanno modificato il modo di gestire la gravidanza. Per i medici ma anche per i genitori.
In Italia questa tecnica di diagnostica si diffonde negli anni Settanta, ciò significa che la generazione antecedente non solo non conosceva il sesso del proprio figlio fino alla nascita, ma neanche conosceva il suo stato di salute.
Oggi invece, con le ecografie 3D, o quelle intrauterine, si vede il feto fin nei minimi particolari, e già qualche nonna avanza la somiglianza ancor prima di vederlo dal vivo “Ha il naso uguale a suo papà!!” dicono entusiaste davanti a queste stampe.
Se mio figlio somigliasse anche in pancia al padre o alla madre, questo le nonne non sono riuscite a dirlo, ma che adesso, a sette anni di distanza da quella sua prima “foto in bianco e nero” abbia mantenuto un vizio che aveva già dentro la pancia è certo.
All’epoca infatti la ginecologa colse un’immagine davvero evocativa di mio figlio mentre portava la sua mano con il pugno chiuso in bocca.
Ancora oggi mio figlio usa il pollice al posto del ciuccio!
Quella ecografia è ben custodita, ma guardate queste altre: in rete ci sono vere e proprie “mostre” di ecografie con bimbi in pancia che fanno cose più improbabili.
Una gallery divertentissima, state a vedere!