Vasco Rossi ne ha fatto negli anni ’80 un luogo cult nell’immaginario di moltissimi italiani che allora non avevano più di vent’anni.
Oggi invece il mitico ROXY BAR chiude i battenti.
“E poi ci troveremo come le star, a bere del whiskey al Roxy bar”, cantava un acerbo Vasco, rocker in erba che arrivò penultimo al festival di Sanremo con la canzone “Vita Spericolata”.
Il Roxy bar era il bar dove andava lui, e anche in tanti.
Era un bar di Bologna, in Via Rizzoli.
Sul sito del bar si racconta che Vasco, oltre che a bere, ci andava per cantare: si sedeva per terra davanti alla vetrata, e cominciava, ovviamente tutti coloro che lo guardavano quasi infastiditi si saranno poi ricreduti, quando lui del Roxy bar è diventato un’icona.
Adesso uno tra i Bar più famosi di Bologna, e d’Italia aggiungerei, chiude.
“Troppe spese –dice il proprietario storico Salvatore Giovinazzo –I fans di vasco venivano sempre, ma questo non è bastato a far quadrare i conti”.
Il bar era aperto dal 1951, e poi ha avuto il suo momento di maggiore successo dopo gli anni ’80.
Oggi ai muri pieni di scritte ci stanno attaccati i poster di Vasco, e l’atmosfera non è più la stessa.
Anzi, dallo scorso aprile la saracinesca è abbassata, il bar ha chiuso, ma resta solo una piccola possibilità di salvarlo: i tre vecchi soci, ancora arzilli, potrebbero rientrare in possesso del locale secondo una clausola contrattuale e riportarlo ai fasti di una volta.
Nel frattempo una fan di Vasco, e chissà quanti altri sperano che questo accada, perché i posti della musica vivano in eterno.