E’ ormai risaputo che la riflessologia plantare può aiutarci in molti modi, sia a livello di prevenzione che di supporto per molti disturbi.
Secondo un principio olistico fondamentale, ovvero che considera l’uomo nella sua unione di corpo, mente, emozioni e spirito, ogni parte riflette il tutto e dunque, nel piede, vengono rispecchiati molti organi del nostro corpo.
Vi sono terminazioni nervose e punti energetici che sono collegati a varie parti del nostro organismo e stimolandole adeguatamente è come se si agisse direttamente sulla parte, compensando il disturbo e ristabilendo l’equilibrio.
Sebbene non tutti amino i propri piedi, alcuni tendono addirittura a nasconderli volutamente o a sottovalutarli, i piedistalli del nostro corpo sono molto utili anche per risalire a patologie asintomatiche oltre che essere strumenti di prevenzione di assoluta efficacia. La riflessologia plantare è vista come una terapia alternativa priva di effetti collaterali.
In termini generali potremmo suddividere il piede in quattro parti corrispondenti a quattro categorie organiche del corpo:
- la zona mediale rappresenta i nostri organi centrali;
- la zona laterale è collegata agli organi esterni,
- la zona del dorso rappresenta l’apparto scheletrico perché è i di fatto la “colonna scheletrica” del piede;
- la zona plantare che è la più molle è relativa agli organi interni, dal cuore all’apparato digerente.
Vi sono caratteristiche generali dei piedi che già per tradizione popolare sono interpretati in chiave “medica”: i piedi freddi sono sinonimo di cattiva circolazione e chi suda molto ha problemi ormonali o ghiandolari.
- Approfondendo in modo più specifico si dice che chi ha le dita a martello possa avere disturbi nella parte del capo, dei seni paranasali o ai denti.
- Un’unghia incarnita non è solo enormemente fastidiosa in sé ma se è un problema che tende a ripresentarsi con una certa frequenza potrebbe segnalare una persona che soffre di emicrania.
- Se è l’alluce a soffrire di disturbi particolari, si potrebbe indagare sulla tiroide o la parte cervicale.
Vi sono anche alcune peculiarità legate alle diverse caratteristiche dei nostri piedi che ci possono anche aiutare a comprendere se ci sono dei disordini alimentari nella nostra dieta.
- Se avete dei piedi screpolati potreste avere disturbi a milza e pancreas.
- Chi ha i piedi più piccoli ha normalmente una grande tolleranza, chi li ha grandi è molto portato alle attività mentali.
- Se il dorso, il collo del piede è molto alto, la persona in questione tende a consumare più proteine rispetto a cereali e verdura, si dovrebbe riequilibrare un po’ la sua alimentazione. Se al contrario il collo del piede è più basso della media, significa che deve reintegrare maggiormente i liquidi.
- Se il piede è meno largo del normale, bisogna bere di più e segnala una persona molto attiva fisicamente e mentalmente. Se la pianta del piede è molto larga, in proporzione, si tratta di una persona di una sensibilità maggiore rispetto a problemi estetici e metafisici.
- Se, mentre si cammina i piedi sono leggermente rivolti all’esterno, si mangiano troppi cibi di origine animale, il carattere della persona è leggermente aggressivo, estroverso, nelle donne coincide a volte con l’utero retroverso. Al contrario, camminando con i piedi maggiormente rivolti all’interno coincide con persone che consumano molti vegetali, che hanno un carattere più mite, conservatore e introspettivo.
- Se il secondo e il terzo dito sono più lunghi dell’alluce si potrebbe pensare a problematiche a carico dello stomaco. Se si hanno molte callosità è segno di un consumo eccessivo di proteine animali.
Insomma ora abbiamo una ragione in più per trattare bene i nostri piedi e osservarli con maggiore attenzione!
Fonte: Armoniasalute