Doveva essere uno dei giorni più belli della loro vita, invece è stato irrimediabilmente segnato da tristezza e sofferenza. Mark Aulger, 52 anni, e sua moglie Diane, 31 anni, avevano immaginato la nascita della loro piccola Savannah come un momento di festa e di gioia ma è stata accompagnata da un lutto pesantissimo. Contro ogni previsione dei suoi genitori, la bambina è nata 2 settimane prima, un anticipo fortemente voluto dalla famiglia per far sì che padre e figlia potessero incontrarsi, anche solo per una volta.
Mark Aulger: l’incontro con la figlia Savannah.
Mark Aulger ha lottato per diversi mesi contro il cancro, malattia che, nel dicembre del 2011, sembrava ormai sconfitta, una serenità riacquistata dopo un periodo di interminabili e dolorose cure, una tranquillità ritrovata che il destino ha voluto nuovamente sottrargli in quello che avrebbe dovuto essere il periodo più bello e felice della sua vita.
Il 3 Gennaio 2012 l’uomo, che presto sarebbe diventato padre per la quinta volta, viene ricoverato in ospedale per un’insufficienza respiratoria. La diagnosi è un duro colpo al cuore: i medici gli rivelano che i precedenti 8 mesi di chemioterapia avevano messo a dura prova i suoi polmoni che, rimasti gravemente danneggiati, erano stati colpiti da una fibrosi polmonare, malattia cronica respiratoria progressiva e irreversibile che non permette di respirare normalmente ed in modo autonomo.
Due settimane dopo, ossia il 16 Gennaio, Mark Aulger e la sua famiglia riceve la più funesta delle notizie: i medici comunicano loro che l’uomo avrà solo un’altra settimana di vita in quanto la terapia a base di steroidi ed ossigeno non sortisce gli effetti sperati.
“Inizialmente non credevo a quello che mi stesse dicendo il dottore – ricorda Diane ai microfoni della ABC – lo stesso che, il giorno dopo, venne da me e disse: Quando hai intenzione di avere questo bambino?”.
Fu così che la futura mamma concordò con i medici un parto indotto anticipato, volevano far nascere la piccola e permettere a lei e al suo papà di potersi incontrare e conoscere, di potersi stringere nel loro primo e purtroppo ultimo abbraccio.
Mark Aulger e la nascita della figlia Savannah.
La piccola Savannah Aulger, ultima di cinque fratelli, è nata il 18 gennaio del 2012, ossia 15 giorni prima della data presunta del parto, un lieto evento che il suo papà ha potuto vivere in prima persona pur restando immobile in un letto d’ospedale.
“Durante il travaglio è rimasto in un letto di fianco al mio, era una bella giornata e lui era lì, sveglio e vigile. Dopo il parto, l’infermiera ha pulito la bambina e l’ha data a Mark […] L’ha tenuta per 45 minuti. Insieme abbiamo pianto per tutto il tempo”.
Il giorno successivo le condizioni di Mark Aulger sono peggiorate ed il neo papà è entrato in coma. Durante quel periodo di incoscienza, l’uomo è riuscito ugualmente a rassicurare la piccola appena nata con il suo calore.
“Quando lei piangeva, scuoteva la testa o si lamentava, la mettevo su di lui e, seppur in coma, sono sicura di aver visto un paio di volte la sua mano che si muoveva verso di lei” ha raccontato Diane.
Il cuore di Mark Aulger ha smesso di battere il 23 Gennaio, accanto a lui tutta la sua famiglia, compresa la piccola Savannah, rimasta immobile tra le braccia del suo papà fino a quando è diventato il suo angelo. Il fatto di aver anticipato il parto è stato un enorme regalo per lui e sarà importante per Savannah, un giorno, vedere questa testimonianza di amore e sofferenza.
“Mark era un uomo molto divertente. I miei figli raccontano ancora le barzellette come avrebbero fatto quando lui era nei paraggi. Sarebbe stato un papà meraviglioso per Savannah”.
Articolo originario 7 Aprile 2014 – aggiornamento 15 Marzo 2022 ore 18:30