Vita da Mamma, nelle righe che seguono vi coinvolgerà nel racconto di una brutta esperienza su facebook. L’autrice è un’amica del nostro sito, caduta, suo malgrado, in una rete infame, sporca e pericolosa.
Il motivo per cui oggi apriamo uno squarcio tanto crudo e vero sulle insidie della rete è uno soltanto: internet è un mondo con i suoi lati oscuri, essi, ove malauguratamente conosciuti vanno denunciati, pubblicamente indicati e apertamente osteggiati.
Quello che segue è uno sfogo ed insieme è un monito a conoscere, capire ed indagare correttamente sull’interlocutore che dalla tastiera ci parla.
Personalmente e come redazione di Vita da Mamma, accolgo l’espressione di sdegno della nostra amica e la pubblico per dare voce al suo sconcerto, ma contemporaneamente invito lei – e chiunque di voi venga in contatto con realtà tanto basse – a denunciare, nello specifico a facebook, l’esistenza di questi gruppi “neri”, nascosti e odiosi.
Facebook è un social network molto bello,ti consente di restare in contatto con parenti e amici lontani, di ritrovare gli affetti dell’infanzia e di conoscere persone nuove.
Purtroppo non tutti si iscrivono con buone intenzioni, ci sono persone che si creano una figura molto rispettabile, ma in realtà hanno doppi fini.
E’ quello che sfortunatamente è successo a me.
Mi sono iscritta ad una pagina di satira, amo ridere e scherzare su tutto e lì mi trovavo veramente a mio agio, ho stretto tante amicizie e sono anche entrata in confidenza con l’amministratore che ritenevo una persona molto seria e con una certa moralità, visto che ogni volta che qualche iscritta gli faceva delle avances lui ringraziava educatamente ribadendo di essere impegnato e di non cercare altre storie.
Dopo qualche mese che partecipavo a questa pagina, però le cose sono cambiate.
Sono stata inserita in alcuni gruppi privati.
Il primo era stato creato da un amico dell’amministratore della pagina satirica a cui partecipavo ed era nato per scherzare e commentare foto divertenti reperite sul web, ma ben presto le cose sono cambiate ed hanno iniziato ad arrivare immagini pornografiche.
Appena ho visto la piega che stava prendendo questo gruppo mi sono cancellata, visto che queste cose non fanno certo per me.
Nel frattempo l’amministratore ha aperto un suo gruppo segreto, che mi è stato presentato come un “dietro le quinte” della sua pagina satirica, nato per segnalare immagini e notizie su cui ricavare vignette da pubblicare.
All’inizio ci stavo bene, si parlava e si scherzava, facendo anche doppi sensi e si postavano delle foto su cui si facevano dei commenti divertenti. L’idea era quella di trovarsi in un posto in cui si potesse scherzare su tutto, senza essere giudicati male per una battuta troppo spinta o per la propria idea politica o religiosa.
Poi anche lì le cose hanno iniziato a cambiare, le battute hanno iniziato ad essere più volgari, alcune utenti hanno iniziato a postare delle loro foto nude, incitando anche le altre a fare lo stesso.
Dopo i primi dissensi è stato aperto un altro gruppo segreto per postare delle foto personali su cui scherzare.
Sono stata inserita anche in questo gruppo, ma non era quello che mi aspettavo. Sono stati aggiunti anche degli uomini, fra cui il titolare della pagina satirica e le foto che venivano pubblicate erano solo osé. L’amministratrice faceva di tutto per convincere le altre a postare delle loro immagini in abiti succinti e alla fine hanno iniziato a postare foto indecenti anche gli uomini.
Io ero sempre più a disagio e così, nonostante “l’amicizia” che mi legava alla ragazza che aveva aperto questo gruppo, mi sono cancellata.
Quello che non capivo però era perché un uomo che si presentava come un satiro dalla vita sentimentale appagante volesse delle foto di nudo da altre donne, così io e mio marito abbiamo fatto delle ricerche insieme ed abbiamo scoperto che questo ragazzo dalla facciata rispettabile era l’amministratore di un sito pornografico con una sezione dedicata alle foto amatoriali.
E’ inutile dire che ci sono rimasta malissimo. Io credevo nel suo lavoro di satiro, mi piaceva il suo modo di scherzare coinvolgendo gli utenti e mai avrei immaginato di trovare uno schifo del genere.
Dopo questa scoperta ho lasciato tutti i gruppi legati a questa persona ed ho cancellato lui e tutte le persone che avevo conosciuto tramite la sua pagina satirica dai miei contatti.
Pensavo di aver trovato delle persone con degli ideali e invece mi sono ritrovata in un gruppo di gente priva di scrupoli che cercava di convincere le utenti a postare le loro foto usando diversi modi, facendo richieste più o meno velate, sfruttando l’amicizia e la competizione fra donne e che non si preoccupava minimamente di rovinare delle famiglie pur di ottenere ciò che voleva.
Questa esperienza mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, anche se ero in buona fede mi sono lasciata coinvolgere in un gioco che non mi apparteneva, ed anche se alla fine sono riuscita a capire chi avevo di fronte mi sono resa conto di aver riposto la mia fiducia nel genere di persone che ho sempre evitato.
C’è modo e modo per utilizzare un social network, proprio come nella vita reale i trabocchetti, le falsità, lo sfruttamento degli ideali possono essere dietro l’angolo anche e soprattutto su face book dove ho imparato a mie spese che non si può mai essere certi dell’interlocutore.
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Come segnalare un abuso su Facebook?
I frequentatori di Facebook conoscono dell’esistenza della funzione “Segnala“, essa di norma è disponibile in ogni contenuto facebook – pagina, profilo utente, gruppo ecc.
“Segnala” cela un link, infatti klikkando sulla parola si apre una finestra pop up contenente un modulo, rispondendo alle richieste formulate in esso si specificherà e denuncerà l’abuso che si è rilevato – nudo, pornografia, diffamazione, droga, violenza ecc.
In alternativa è possibile segnalare l’abuso utilizzando il seguente indirizzo:
http://www.facebook.com/help/show_form.php?show_form=15
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