Il video che abbiamo pubblicato qui sotto si intitola “Without saying a word this 6 minute short film will make you speechless” che suona più o meno “Senza dire una parola, un video che lascerà senza parole”.
E’ un video che mostra una parte di vita di tanti, che però è spesso invisibile, tutti ne vediamo i risultati, non tutti però sanno cosa c’è dietro quella fettina di carne o quel petto di pollo che compriamo al supermercato e serviamo sulle nostre tavole.
6 minuti davvero che lasciano senza parole.
Il video si apre in un allevamento di polli, chiusi un una sorta di stalla, col tipo su una macchina intento a pulire il pavimento, non curante di queste “cose” a due zampe che tentano di sopravvivere ad una vita così poco degna anche di una gallina.
E sempre queste poverette trattate come lattine di pelati, e stipate in cassette, pronte per la destinazione finale.
E poi ancora uomini, o automi, tutti in grembiule rosa e cuffietta, in uno stanzone che sembra quello delle galline di prima, perché tali sono trattati anch’essi, lavoratori per chissà quante ore al giorno, e chissà quale stipendio al mese.
La scena si sposta in un allevamento di vitelli, altro scempio: animali immobilizzati su una ruota che gira come una giostra, con macchine attaccate alle mammelle per l’estrazione del latte, quello che bevono i nostri figli comodi a casa, davanti alla TV.
Il video continua con i maiali, si sposta nei supermercati, altro passo di questa catena non di produzione ma di consumo, nei fast food.
E finisce sul tavolo di una sala operatoria, con un uomo seminudo e un altro in camice bianco pronto per un intervento di chirurgia plastica.
Io mi sono riconosciuta in uno di tanti di quelli comodamente seduti al tavolino del ristorante, e un po’ mi sono vergognata.
Non so se questo video cambierà qualcosa in questo mondo, ma lascerà senz’altro in molti senza parole.