L’Hibiscus è una pianta arbustacea, molto ramificata, con grandi foglie dentellate di colore verde uniforme, lucide, ovali e appuntite. Produce fiori di notevoli dimensioni, che possono anche avere 8 cm di diametro. La più bella e più conosciuta specie è l’Hibiscus rosa-sinensis, molto ornamentale, riconoscibile per i suoi grandi fiori dai petali rossi.
In fitoterapia, è conosciuto per le sue proprietà rinfrescanti, dissetanti, lassative, diuretiche, vitaminizzanti, angioprotettrici ed antinfiammatorie.
Forse poco note, invece, sono le sue proprietà come Fiore Californiano (Hibiscus rosa-sinensis), un preparato usato come complemento della floriterapia di Bach.
L’essenza di Hibiscus ha proprietà riequilibranti sull’apparato riproduttivo femminile, si dimostra utile in caso di dolori mestruali o irregolarità del ciclo e, soprattutto, aiuta a risolvere problemi legati alla sfera sessuale e relazionale, sciogliendo blocchi, allontanando vergogna e paura dell’intimità fisica, contrastando inibizioni, frigidità, impotenza e disinteresse per la vita sessuale, correggendo la visione negativa del sesso dovuta a traumi o violenze subite, e permettendo di vivere con maggiore naturalezza la passione e il desiderio sessuale, accettando il proprio corpo e la fisicità in genere.
L’essenza di Hibiscus si usa anche per alleviare i “sintomi” della menopausa, perché agisce positivamente su insonnia, ansia, stress e tristezza causati dagli sbalzi ormonali. Contrasta il calo del desiderio sessuale tipico di questo periodo molto delicato per la donna.
Si versano 4 gocce di Hibiscus in una boccetta con contagocce da 30 ml, si aggiungono 2 cucchiaini di brandy o cognac e si riempie con acqua minerale naturale.
L’alcol, usato come conservante, può essere sostituito dall’aceto di mele, opportunamente dosato.
La preparazione viene personalizzata a secondo della tipologia di disturbi che presenta la singola persona.
Posologia e modalità di assunzione
Si assumono 4 gocce 4 volte al giorno, lontano dai pasti, per un periodo di tempo che può variare da poche settimane a qualche mese.
Le due somministrazioni più importanti sono la mattina al risveglio e la sera prima di coricarsi, perché in questi momenti della giornata il corpo accoglie meglio il medicamento.