Siamo circondarti da un mondo coloratissimo e la prima cosa che salta all’occhio, di qualsiasi oggetto, persona o animale, è proprio il colore. Inconsciamente cataloghiamo ogni cosa proprio attraverso il colore ancor prima di connotarne una forma ma senza dare importanza alla miriade di colori che ci circondano.
L’influenza che il colore ha sulla nostra personalità non influenza il nostro carattere ma lo manifesta, cioè ogni nostra scelta di colore caratterizza quello che in realtà siamo nel nostro intimo e, per conseguenza, scegliamo dei colori per poter stare bene.
E’ un gioco tra conscio e inconscio che ognuno fa con se stesso. Compriamo dei vestiti di un certo colore perché quel colore ci piace e, una volta indossato quel vestito, stiamo bene perché è un colore che preferiamo indossare.
Ho scelto quattro colori e cerchiamo di capire come i colori possono denotare chi siamo.
Scegli la rosa che preferisci e scopri il profilo corrispondente al colore:
- Il rosso è il colore del fuoco, dell’energia e rappresenta forza e passione.
Chi ama questo colore è sicuramente una persona positiva ma carnale, tanto da divenire poco razionale in vista delle passioni. Si lancia di petto affrontando ogni situazione, senza curarsi di pericoli e difficoltà. Arde continuamente come un fuoco che, però, ogni tanto lascia delle scottature.
E’ una persona carica di volontà e determinazione ma impulsiva, competitiva con se stessa perché ama la conquista ma non ha la tendenza a voler arrivare prima degli altri, anzi, ama il gioco di squadra, qualunque sia il suo ruolo. Non ama la solitudine e il futuro non riveste molta importanza quanto il vivere qui ed ora.
- Chi ama il giallo, ama la sua luminosità che rappresenta più di ogni altro colore l’evanescenza e quindi il sogno.
Questa persona sicuramente vive coi piedi a terra ma la sua testa è diretta a varcare le soglie dell’irreale o, meglio, della fantasia. Ma chi dice che la fantasia sia irreale?
Il giallo solare, pieno di sfumature arancioni e rosse, evidenzia chi vuole realizzare le proprie fantasie mentre il paglino denota un carattere che ama trastullarsi nei propri sogni che utilizza come valvola di sfogo, quando i doveri non richiamano alla realtà.
Il difetto di chi ama il giallo è l’incostanza nelle mille attività che intraprende grazie alla sua innata fantasia.
Invece di raggiungere degli obiettivi per ogni lavoro, preferisce trovare un angolo dove rilassarsi e ammirare quello che ha fatto, non curante del parere altrui. Forse per questo non si interessa del traguardo quanto del tragitto ed è anche per questo che intraprende continuamente nuove avventure e alla fine il desiderio di rilassamento viene meno perché non riposa mai.
- Il blu è il colore preferito di chi è, sicuramente, una persona che ama la tranquillità.
Il blu scuro rappresenta la sensibilità, l’appartenenza, la fedeltà.
Quello chiaro, denota l’apertura verso nuovi orizzonti che si manifestano, sempre più evidentemente, a mano a mano che il blu si schiarisce in azzurro e poi in celeste.
Come il cielo che contiene tutto, questo colore trasforma il senso di appartenenza in senso di possesso. Questo non fa perdere il grado di sensibilità che, in chi ama il blu scuro, arriva a tormentare, per la gelosia, le persone amate. Gelosia spesso scambiata per possessività.
L’uomo che ama il blu ha molta percezione e dolcezza; la donna ha un temperamento tranquillo che esalta la propria femminilità. Sia uomo che donna fondano e sviluppano i propri affetti all’insegna della tenerezza.
- Chi preferisce il verde è una persona piena di volontà, perseveranza e determinazione.
Non ama i cambiamenti e al primo posto di questa fermezza mette il proprio Io che ama palesare in tutte le situazioni in cui trova coinvolgimento. Lotta per l’autoaffermazione, per nutrire costantemente la proprio autostima.
Potrebbe sembrare che una persona del genere soffra di complessi e cerchi conferme. Niente affatto: questa persona è determinata a non perdere ciò che ha, più che a conquistare quel che non ha.
E’ una persona fiera ma con punte di amarezza date dal fatto che si rende conto che la sua autorevolezza non sempre la rende gradevole agli altri.
Non si lascia mai dominare dagli avvenimenti ma padroneggia con slancio ogni situazione con obiettiva autocritica che la porta, senza molti fronzoli e formalità, verso i suoi traguardi. Spesso si trova a fare la morale agli altri, solo per far emergere la propria opinione.