Nigel e Agata Fuller sono orgogliosi delle loro due bambine Viola e Nigella nate 6 anni fa. Le bimbe sono gemelle e come tali sono legatissime, come spesso accade.
Vivono pressoché in simbiosi, passano la maggior parte del tempo insieme e hanno gli stessi interessi.
Amano ballare, nuotare, fare ginnastica, sentono spesso la musica e la loro canzone preferita è “We will rock you”. Frequentano la stessa scuola nella stessa classe e hanno tanti amici in comune.
Amano la Disney e si vestono spesso da principesse e il loro idolo è Beyoncé.
Niente di più normale sembrerebbe, eccetto per un particolare.
La gravidanza di Agata è stata assolutamente regolare e seguita con tutti gli esami di routine e così anche il parto. Nigella è venuta alla luce per prima e poi è stata la volta di Viola.
Nel momento in cui Agata ha preso in braccio Viola ha notato che la piccola aveva ancora gli occhi chiusi e ha avuto un istante di presentimento ma poi li ha aperti e sembrava perfettamente in forma come Nigella, del resto come primipara, non aveva molti parametri a cui poter far riferimento.
Nelle ore a seguire il parto, il personale ha offerto una camera singola alla mamma che ha accolto ben volentieri la proposta pensando che fosse per garantirle più serenità, visto il parto gemellare.
Il gesto di riguardo era stato fatto per poterle invece comunicare, con più tatto e privacy, la notizia che, dopo gli accertamenti di prassi, Viola era risultata affetta dalla sindrome di Down.
“I dottori sono stati molto cauti e mi hanno preparato chiedendomi se avessi mai sentito parlare della sindrome di Down, poi mi hanno dato la notizia e io non capivo, non volevo capire, era come se fosse in una campana di vetro e non riuscissi a sentire e vedere con nitidezza ciò che mi dicevano.
Poi hanno iniziato a farmi vedere la piccola, mostrandomi il palmo della mano e la lunga linea che la contraddistingueva, gli occhi più piccoli della sorella e a forma di mandorla, il suo tono muscolare più basso…Immediatamente tutto mi fu chiaro. Ero frastornata e con molti opuscoli da leggere.
Una cosa però ricordo ancora oggi e mi ha dato un insegnamento che mi ha fatto andare avanti, il dottore mi disse: si goda la sua bambina. E così ho cercato di fare.
Ho pensato che ero felice, avevo due bambine, erano tutta la mia gioia e non me la sarei fatta “rubare” così.”
I medici non erano sicuri di come la vita sarebbe stata per Viola e anche adesso gli interrogative sono tanti. Ogni individuo sviluppa questa sindrome in modo diverso ma sicuramente si sa che l’ambiente che lo circonda e gli stimoli forniti sono essenziali per poter sviluppare tutte le potenzialità dei bambini affetti dalla sindrome di Down.
Alcune persone riescono ad essere anche molto autonome, altre devono convivere con deficit uditivi, visivi, di manualità fine.
Agata e Nigel sanno però che Viola ha una carta vincente: Nigella.
Le due sorelline stanno sempre insieme e si amano profondamente e questo è davvero fantastico per Viola. La piccola impara per imitazione tutto ciò che fa la sorella e proprio grazie a questo è riuscita a fare passi da giganti e a raggiungere tutti i traguardi della sua età.
Quando vede Nigella prendere un libro lo fa anche lei, Nigella ha imparato a nuotare e ora anche Viola prende lezione: Nigella le insegna a parlare bene, la corregge, usa con lei anche il linguaggio dei segni Makaton per aiutarla.
Se Viola ha difficoltà a scuola, Nigella è sempre al so fianco, anche se qualche bambino vuole prenderla in giro. Hanno imparato a ballare insieme e anche se a volte Viola è un po’ gelosa del fatto che per Nigella sia tutto più semplice, nel complesso vanno estremamente d’accordo.
Viola segue anche delle lezioni con specialisti logopedisti e terapisti e senza il loro supporto non sarebbe affatto facile fare progressi ma ciò che a volte impara in un‘ora con la sorella non riesce a fare in ore di terapia: la guarda e la copia!
I bambini down sono particolarmente portati ad imparare per imitazione e il fatto che ci sia la sorella è un aiuto incredibile per Viola.
“Abbiamo sempre avuto fiducia in Viola, ma Nigella ha fatto la vera differenza per lei!” dice la mamma.
“Anche quando Nigella ha imparato a gattonare non pensavamo che Viola potesse farlo altrettanto velocemente e invece ha visto la sorella e ha iniziato a farlo anche lei, spontaneamente!”
“Nigella è una bambina davvero speciale e penso che crescere con Viola l’abbia resa più tollerante, paziente, responsabile dei bambini della sua età. Viola è sempre in attività, divertente, simpatica, anche un po’ sfacciata a volte. Siamo orgogliosi e felici di entrambe le nostre figlie.”
Fonte: Dailymail