Solo sette settimane fa è nata Alice e i suoi genitori Katie e Mike hanno potuto finalmente abbracciarla e coccolarla. L’espressione di Alice però non era totalmente nuova per loro, infatti erano riusciti a seguire la gravidanza anche attraverso le nuove immagini frutto delle ecografie tridimensionali.
Per tutti i genitori inglesi è diventato ormai indispensabile ricorrere a questa nuova tecnica che permette loro di rendere familiare fin da subito il viso del bambino che nascerà!
Sono lontani ormai i tempi in cui i genitori incrociavano gli occhi davanti ad ecografie in bianco e nero quasi incomprensibili, dove la fantasia e la voglia di vedere il bambino erano sicuramente molto più forti dell’immagine che, effettivamente, si poteva percepire, soprattutto per i non addetti ai lavori.
Ora tutto ciò è stato sostituito da fotografie dove possono essere visibili i dettagli del nascituro, le sue espressioni, dal sorriso al pianto, dove si possono cogliere, con sorprendente realismo, particolari impressionanti, dove sembra di poterlo toccare, sentire!
Queste immagini sono fatte con la stessa tecnica delle ecografie precedenti ma la tecnologia informatica avanzata permette di mettere insieme una grande varietà di immagini successive, da diverse angolature, in modo da creare l’effetto 3d.
Le più belle ecografie 3d vengono fatte dopo la 26ima settimana, momento in cui i bambini iniziano ad avere abbastanza grasso sotto la pelle da poter essere maggiormente percepibili nella loro tridimensionalità. Inoltre è questa la fase in cui iniziano ad avere proprio espressioni tipiche e personalizzate!
Queste fotografie che vanno ad ingigantire il book fotografico del neonato, illustrandone la storia ben in anticipo rispetto ai primi vagiti, rappresentano un vero business. Sono quasi esclusiva di cliniche private dove costano dalle 100 alle 500 sterline a volta!
Dei souvenir piuttosto costosi per quanto unici!
Eppure il mercato è in forte crescita e un folto stuolo di genitori è pronto a pagare fior di soldi per poter poi spedire via mail le foto o postarle sui social network.
Queste ecografie 3d rappresentano una vera finestra aperta nel ventre della mamma e si può anche montare dei video 4d in cui vedere i movimenti del bambino in sequenza.
Ci si domanda però se tutto questo renda il legame tra genitori e nascituri più profondo e intimo o piuttosto tolga un po’ di quella magia legata al primo sguardo, il primo contatto indelebile con il proprio bambino.
Katie e Mike hanno tenuto un vero e proprio diario che scandisce le varie ecografie tridimensionali fatte.
Il primo scatto è stato colto a 26 settimane, in una clinica nei pressi di Londra. Già dalla ventesima settimana sapevano di aspettare una bambina e ora potevano finalmente “vederla in viso”. Naturalmente il nervosismo era a livelli molto alti, la voglia di vederla andava di pari passo con l’ansia di sapere se fosse tutto nella norma.
Da queste prime immagini appare Alice perfettamente in salute e che si succhia un alluce, evidentemente preferendolo al pollice! E’ davvero incredibile!
Dopo un po’, la bambina si muove, aggrotta la fronte, come disturbata dal movimento della mamma! Dopo pochi istanti Mike e Katie possono chiaramente vedere che Alice, con la sua manina, riprende il suo piede e lo porta di nuovo alla bocca!
“Questo piccolo gesto ci ha commosso profondamente, lei era già una persona, con le sue preferenze, la sua volontà!” ricorda Katie.
“L’ecografia 3d ci ha regalato emozioni incredibili ma ha anche suscitato maggiori paure, era come se fossimo più consapevoli della fragilità di quella piccola vita e siamo diventati più protettivi!”
“Abbiamo messo le fotografie in cucina e anche mentre mangiavamo la guardavamo e parlavamo con lei.”
Durante l’ecografia della 29° settimana Alice si diverte ancora a tenere il suo piede in bocca ma quello che lascia stupefatti i genitori è il suo naso che appare un po’ prominente rispetto al viso, ognuno dei due pensa che sia dovuto ai geni dell’altro!!!
L’ecografista li rassicura sul fatto che spesso gli ultrasuoni rendono il naso un po’ più evidente di quanto realmente sia e questo è dovuto al modo di collegare le immagini insieme e alla loro sovrapposizione.
Diventando più grande è anche più difficile vederla nella sua interezza.
Alla 34° settimana Mike e Katie sono riusciti perfettamente a vedere la loro bambina che è ormai del tutto distinguibile, la osservano mentre singhiozza e poi mentre tira fuori la lingua, quasi come se volesse fare le boccacce a mamma e papà.
Il cambiamento è evidente, ormai Alice è “grande”, succhia e si avvinghia al cordone ombelicale che sembra quasi confortarla in attesa delle braccia della mamma.
Alla 38° settimana, infine, Alice è perfettamente formata e sembra di poterla toccare; mamma e papa vorrebbero tendere la mano verso quella finestra privilegiata e poterla abbracciare.
Finalmente, il 3 dicembre, avviene l’incontro più importante della loro vita. Mike e Katie possono stringere al petto quella bambina che avevano già imparato a conoscere dallo schermo e scoprono che il suo naso non è affatto prominente come sembrava!
Sicuramente si dicono pronti a rifare quest’esperienza magnifica se dovessero avere un altro bambino.
Fonte: Dailymail