I fratelli maggiori hanno in media un quoziente intellettivo più alto di 2.3 punti rispetto ai più piccolini.
Non lo dice la sottoscritta, che sarebbe primogenita, ma una ricerca scientifica!
Uno studio condotto qualche anno fa su bambini norvegesi avrebbe infatti appurato che i primogeniti sono di qualche punto più “smart” dei secondi o dei terzi.
La ricerca ha evidenziato come in posizioni prominenti delle società figurano più spesso i figli maggiori, e come in scala di età gli ultimi fratelli e sorelle perdano punti in valutazione di QI, rispetto ai loro fratelli maggiori.
La ragione di questa differenza non è in effetti genetica, quanto ambientale.
Petter Kristensen, dell’Università di Oslo e Tor Bjerkedal del servizio medico delle Forze Armate norvegesi hanno preso in esame 310 ragazzi tra i 18 e i 19 anni.
Ai test di intelligenza, è emerso che i fratelli maggiori avevano un QI oltre i 103 punti, mentre i fratelli minori si attestavano sui 100. I terzi arrivavano a 99.
Se però capitava che un fratello maggiore morisse, ecco il fratello minore recuperare questo gap di punteggio arrivando a totalizzare 103.
Questa appunto la dimostrazione che la differenza di intelligenza non è da ricercare in un fattore genetico, quanto dal fatto che dal punto di vista educativo l’attenzione di un genitore nei confronti del primo figlio, per questioni puramente di tempo, è maggiormente rivolta a questi, cosa che avviene sempre meno con l’aumentare del numero dei fratelli.
Gli studi hanno inoltre evidenziato che, a dispetto di ogni QI, i secondi e i terzi fratelli godono di migliore stato di salute del primo.
I risultati dello studio potrebbero avere fondamento proprio nella scelta educativa dei genitori: sia dal punto di vista intellettivo che della salute.
Con il primo figlio si ha maggior tempo a disposizione e si curano di più i suoi interessi. Nel contempo si tende sempre con il primo figlio, ad essere maggiormente apprensivi, forse data la nuova esperienza.
Dal secondo figlio in poi il tempo da dedicare ai pargoli diminuisce con l’aumentare del numero, e diminuisce parimenti anche l’apprensione (e infatti spesso si dice che i secondi figli crescono più da soli), ecco che allora anche l’esposizione dei più piccoli potrebbe rendere il loro sistema immunitario migliore e farli crescere in più salute, contro invece un minore sviluppo intellettivo.