“E’ stato un incidente”.
Il preside dell’istituto di Vicenza, gestito da religiose, avrebbe così commentato l’incresciosa vicenda che sembra aver scandalizzato molti genitori.
Ecco i fatti riportati nella tarda mattinata di oggi dall’agenzia stampa Ansa.
Con l’intento di far ascoltare della musica ai propri alunni di 5° elementare, una maestra ha provveduto ad inserire una normale chiavetta usb all’interno della lavagna digitale. Pochi secondi e sullo schermo sono state proiettate immagini di un film per soli adulti la cui visione, chiaramente, non è indicata ad un pubblico di minori.
Seppur tempestivo e lesto l’intervento dell’insegnate, che ha provveduto subito a rimuovere le imbarazzanti immagini proiettate, vano è stato il tentativo di impedire che i bambini più accorti visionassero i pochi istanti trasmessi.
Un’esperienza che, una volta giunti a casa, hanno prontamente raccontato ai genitori.
Contattato da questi ultimi, nonché dalla stampa locale, il preside avrebbe raccontato, come detto in precedenza, che l’incresciosa situazione sarebbe scaturita da un “banale” equivoco.
La “chiavetta bollente” infatti non apparterrebbe alla maestra bensì alla madre di un alunno di un’altra classe che l’avrebbe prestata poi all’insegnate.
Secondo quanto scritto dall’Ansa, i genitori dei bambini che hanno assistito alla scena imbarazzante starebbero valutando la possibilità di intraprendere eventuali azioni legali.
Nel contempo, gli alunni saranno seguiti dalla psicologa che collabora con l’istituto per incontri mirati per far comprendere loro quanto è successo.