Le fotografie dei bambini che dormono sono senz’altro tra le immagini più emozionanti che si possano vedere.
Ammirare un bimbo che dorme è ammirare una creatura totalmente abbandonata al mondo dei sogni, come se potesse per un po’ ritornare nel grembo materno e cullarsi nel liquido amniotico.
I neonati non hanno preoccupazioni, non hanno ansie ma normalmente, con piena fiducia verso la mamma, si lasciano andare nel sonno come se fosse un’altra dimensione in cui ritrovano se stessi, senza timori e senza inibizioni.
Forse è per questo che è raro vedere neonati, fino ad una certa età, che abbiano incubi. Non conoscono ancora “il mondo” e non hanno paure, desideri nascosti o mancanze.
Karen Wiltshire è una fotografa veramente capace che, con il suo talento, è in grado di cogliere tutto questo magico mondo che sta dietro il sonno dei bimbi e riesce in modo sorprendente a cogliere quest’atmosfera da sogno.
Le fotografie di questa professionista inglese sono estremamente delicate e spontanee e colpiscono per la loro naturalezza e simpatia.
La tecnica utilizzata da Karen, specializzata in servizi per neonati, bambini e famiglie, è ben particolare e suggestiva. Non parliamo della tecnica fotografica tout court ma del metodo da lei usato per addormentare i bimbi e farli rimanere tranquilli e perfettamente a loro agio.
Prima di tutto si assicura che i bambini abbiano mangiato prima, in modo da essere più rilassati, poi li accarezza delicatamente, più volte, sulle palpebre in modo da abbassarle e tranquillizzare il neonato.
Infine, la parte più originale ed inaspettata: per indurli ad addormentarsi dolcemente non gli fa ascoltare una soave ninna nanna bensì il rumore di un asciugacapelli grazie ad una app che ha trovato sul suo telefono!
In questo modo i bimbi si rilassano completamente e profondamente, tanto che la fotografa può far loro assumere alcune pose che mettono in evidenza i loro sorrisi, le smorfie buffe e le posizioni fetali che assumono durante il sonno.
Si dice a volte che i bimbi sorridono con gli angeli, forse è così e Karen riesce senz’altro a cogliere questi momenti fugaci nella loro spettacolarità.
Una volta che sono addormentati, operazione che si svolge in uno spazio da qualche minuto a massimo mezz’ora, i bimbi vengono appoggiati su scenari originali o tra le braccia dei genitori o avvolti in coperte e tessuti.
Per cogliere le espressioni giuste sono a volte necessarie anche 4 ore di sonno continuato.
Grazie ai suoi scatti, questa fotografa del Dorset, 46anni e mamma di due bimbi, ha anche vinto numerosi premi per il suo lavoro.
Lei stessa racconta:
“La prima volta che ho preso in mano una macchina fotografica è stato 10 anni fa quando è nato mio figlio, volevo immortalare le sue espressioni meravigliosi e racchiudere le emozioni che mi suscitavano. Solo due anni fa è nato il progetto professionale rivolto ai neonati, ho scoperto il mio talento nel fotografarli e calmarli.”
“I genitori sono contenti di assistere a tutto il processo fotografico e spesso sono loro che mi propongono soggetti con i quali fotografare i loro bimbi: racchette, palloni, strumenti musicali, scarpe… La posa più richiesta rimane quella di fotografarli tra le loro mani ma anche quella di avvolgerli nelle stoffe, in questo modo assumono un aspetto così fiabesco, caldo e accogliente!”
Fonte:: http://www.dailymail.co.uk