Jonas Stadden, 4 anni, è stato prelevato dagli assistenti sociali dalla propria casa, e poi dato in affidamento ad una casa famiglia.
Il bimbo però, affetto dalla sindrome di Down, è morto in circostanze ancora poco chiare dopo che anche la struttura dove Jonas dimorava era stata accusata di inadeguatezza.
I genitori, straziati dalla morte del figlio, avevano in passato più volte lamentato gli standard di qualità della struttura che accoglieva il bambino, ma le loro lamentele erano state puntualmente respinte.
Adesso la mamma di Jonas, Sara Russel, 47 anni dice: “Jonas si sarebbe potuto salvare se qualcuno avesse noi, i suoi genitori. Ogni volta che tentavamo di lamentare che qualcosa andava male eravamo ignorati. Loro hanno ucciso il nostro bambino”
Jonas era stato preso in carico dai servizi sociali lo scorso aprile, a seguito di un contatto da parte della madre per tutt’altro argomento.
La custodia dei servizi sociali per Jonas avrebbe dovuto essere temporanea, ma alla signora Russell non è stato dato alcun dettaglio della procedura. L’unica cosa che sembra essere certa dalle carte era che Jonas al tempo della separazione dalla madre era in buona salute.
Dopo due mesi si scoprì che la struttura dove risiedeva il bambino non era adeguata: il bambino veniva lasciato col pannolino bagnato, non era adeguatamente vestito e nonstante soffrisse di problemi respiratori veniva lasciato da solo per dormire.
Ma ad un mese dalla morte del piccolo non fu concessa la custodia alla famiglia.
Il padre, Haydn Stadden, riferì che l’ultima volta che vide Jonas, a novembre, lui era caldo, letargico e aveva la congiuntivite.
Quattro giorni dopo Jonas ebbe un collasso, venne chiamata un’ambulanza, ma non riuscirono a salvare il bambino.
Quattro poliziotti diedero la triste notizia alla coppia, ma neanche in quel frangetnte venne loro concesso di vdere il figlio, se non il giorno dopo.
Sara Russell dichiarò al Daily Mail: “Se qualcuno ci avesse contattato, avremmo potuto vederlo prima che morisse, lui avrebbe saputo che la sua mamma e il suo papà erano con lui”.
Il caso della morte del piccolo Jonas è ancora trattato come una morte sospetta dagli investigatori, e l’autopsia è stata disposta, ma al momento né i genitori né altri soggetti sono riusciti ad avere notizie certe delle circostanze nelle quali il piccolo è deceduto.