Seguici:

Come Devono Essere le Feci Sane

di Alessandra Albanese

15 Gennaio 2014

come devono essere le feci sane

Qualche tempo fa, una di quelle sere che il sonno non viene neanche dopo 7 camomille mi sono imbattuta in una trasmissione, tra il trash e il documentario, che va in onda su un canale satellitare, e che parlava di malattie imbarazzanti.

La puntata aveva un argomento diciamo scottante, ma in un certo senso mi sono appassionata e l’ho seguita: le feci.

La trasmissione indicava, con un piglio che voleva essere scientifico, le varie tipologie di feci, e per tutta la durata hanno dato una serie di indicazioni, insistendo sul fatto che bisognasse controllare le proprie feci.

Mi sono incuriosita, e ho approfondito.

In effetti letteratura anche più scientifica, ed esperti in materia (che non vengano battute please, l’argomento dovrebbe essere serio!) suggeriscono di controllare le proprie feci, perché è da questo che noi stessi possiamo avere un’idea se il nostro apparato digerente è in buona salute o c’è qualcosa che non va.

Le feci sono un termometro della nostra condizione fisica, a seconda del colore, dell’odore e della consistenza possono indicare infatti benessere e floridezza, o disturbi e malattie.

Le feci ideali dovrebbero essere color oro scuro, essere di forma oblunga, avere una consistenza simile a quella di un gel o un dentifricio, essere inodori e galleggiare.

Sembra incredibile ma è così.

Colore.

In genere se il colore non è come appena descritto può non essere sintomo di alcuna malattia. Il colore delle feci dipende principalmente dal cibo ingerito il giorno prima, però vale la pena controllare: il cambiamento di colore deve essere di breve durata, altrimenti potrebbe essere un segnale sospetto.

Feci di colore grigio-verde potrebbero rivelare dotti biliari bloccati o problemi epatici.

Feci giallastre e maleodoranti possono indicare un cattivo funzionamento del pancreas, pancreatite, cancro del pancreas, celiachia o fibrosi cistica.

Feci scure e di cattivo odore sono sintomo di un possibile sanguinamento di parte dell’intestino o dello stomaco, possibili tumori o ulcere.

Feci nere invece sono comuni in caso di assunzione di qualche integratore alimentare contentente ferro, ma accertatevi che il cambiamento di colore sia dovuto a fattori simili, altrimenti segnalatelo al medico.

Feci verdastre. Il colore verde delle feci è dato dalla bile. Nel normale funzionamento la bile, prodotta dal fegato e di colore verde chiaro, viene secreta nell’intestino e partecipa all’assorbimento di grassi e vitamine. La bile mantiene le feci morbide e la colorazione marrone, che è segnale di buon funzionamento intestinale.

Se invece il cibo passa velocemente nell’intestino a causa di problemi di digestione la bile non arriva a svolgere la sua normale funzione e conseguentemente le feci non hanno per così dire il tempo di mutare colore, e restano verdi. Ad esempio, nei casi di diarrea, dove il tempo di transito è accelerato per dirla in termini tecnici, succede esattamente questo, e spesso le feci sono verdastre.

Può succedere però che le feci verdi siano anche esclusivamente l’effetto di consumo di verdure che contengono molta clorofilla come spinaci, verdure, cavoli o broccoli, o integratori che contengono clorofilla, o addirittura lassativi e antibiotici.

In questo caso la colorazione verde dovrebbe passare dopo qualche giorno dall’assunzione di questi cibi o integratori. Se così non fosse, il verde nelle feci potrebbe essere la spia di un disturbo più grave come disordini del tratto digestivo, infezioni come salmonella, batteri nocivi.

In caso di proliferazione di batteri questa deve essere combattuta e sconfitta.

In genere quando i batteri proliferano nell’intestino ci sono dei sintomi dai quali è possibile accorgersi di tale condizione.

I batteri nell’intestino sono una condizione abbastanza comune nell’ uomo, e può verificarsi molto tempo prima che venga diagnosticata. Spesso i batteri proliferano dopo un periodo di cura a base di antibiotici o di antiacidi o di altri farmaci, che purtroppo rimuovono sì i batteri, ma non solo quelli dannosi.

Oltre alla colorazione verdastra delle feci infatti i batteri causano un malassorbimento dei grassi a fanno fermentare i saccaridi rimasti nell’intestino a causa di questo malassorbimento. Nell’intestino i saccaridi concorrono alla formazione di aria e si avverte dolore, gonfiore, flatulenza e muco nelle feci.

Non solo i farmaci potrebbero causare la proliferazione di batteri nell’intestino, ma anche una dieta con troppi zuccheri, stress, diabete, ipertiroidismo o sclerodermia.

I batteri si trovano anche a causa di ipocloridria, ovvero una minore produzione di acido idroclorico, causa frequente in persone con età avanzata, proprio per questioni fisiologiche, o anche per cause strutturali, ovvero quando la struttura dell’intestino permette questa proliferazione. Cause strutturali potrebbero essere interventi chirurgici, morbo di Chron, diverticoliti o fistole.

Attenzione dunque a certi sintomi, che potrebbero essere il segnale di batteri: stitichezza, gas, gonfiore, feci liquide o diarrea, mal di stomaco, stanchezza, muco nelle feci.

Per combattere la proliferazione dei batteri è utile introdurre nella propria alimentazione dei probiotici, seguire una dieta povera di zuccheri o usare erbe medicinali come l’olio di menta; nei casi più gravi invece è utile sottoporsi a delle cure antibatteriche.

Feci gialle

Anche le feci di colore giallo desumono uno stato patologico.

A meno che non sia anche in questo caso la conseguenza del cibo mangiato in precedenza, come ad esempio alimenti contenenti pigmenti gialli o arancioni come carotene (carote, albicocche), le feci gialle possono essere causate da reflusso gastroesofageo, infezioni batteriche, infiammazioni del dotto biliare, colecistiti, patologie del fegato o ittero, parassiti come la giardia (un parassita che si annida nell’intestino), disordini dovuti al malassorbimento o addirittura celiachia

Feci chiare

Le feci chiare possono essere sintomo di problemi renali. Anche qui le cause potrebbero essere un assorbimento di medicinali che contengono idrossido di alluminio o evidenziare varie patologie quali calcoli alla cistifellea, parassiti, cirrosi epatiche.

Se la loro consistenza è collosa vuol dire che contengono molto grasso.

Non solo il colore è indicativo del nostro stato di salute.

Le feci sane generalmente galleggiano, in caso contrario, quando precipitano al fondo, è possibile che si sia in presenza di una dieta scarsa di fibre o di una insufficiente idratazione.

La consistenza dura poi dipende più o meno dagli stessi motivi: in carenza di acqua le feci ristagnano nell’intestino più del dovuto, scuriscono di colorazione e sono più solide.

Le feci molle invece sono dovute ad un’ eccessiva velocità di transito del cibo nell’intestino, caratteristica tipica degli stati di diarrea

Se nelle feci ci si accorge di muco, può voler dire che è in corso un infiammazione a danno della mucosa intestinale, cosa non grave nella maggior parte dei casi.

Stati di diarrea o di stitichezza possono accompagnarsi a presenza di muco nelle feci, ma è bene accertarsi, chiarendo con un medico, che non si tratti di sindrome da intestino irritabile (IBS), per la quale è necessaria una cura specifica prescritta da un gastroenterologo.

Il muco nelle feci può essere causato anche da malattie come il morbo di Chron, la diverticolite, la celiachia, la colite.

A questo però in molti casi si accompagnano altri sintomi quali ad esempio una patina biancastra sulla lingua, diarrea e crampi (allora può trattarsi di batteri) o sangue nelle feci.

In tutti gli altri casi è sufficiente una dieta alimentare corretta, l’eliminazione di alimenti che aumentano la produzione di batteri che causano gas e fermentazione (zucchero bianco, pane, pasta, riso), una corretta idratazione e l’assunzione di integratori (utilissimi i semi di lino ammollati in acqua), e l’allarme muco rientrerà in poco tempo.

Un altro allarme dall’analisi delle proprie feci deve essere la presenza di sangue.

Il sangue nelle feci non deve spaventare, ma è molto utile prestare attenzione, e segnalarlo al medico se il fenomeno è continuativo.

Intanto la colorazione rossa potrebbe soltanto essere la conseguenza di un pasto a base di barbabietole, se così non fosse, ecco come riconoscere il sange nelle feci.

A seconda della colorazione del sangue (scuro o vivo) è possibile individuare quale parte dell’apparato digerente sia interessata da questa emorragia. Se il sangue è scuro allora può trattarsi di ulcere nello stomaco o nel duodeno. Il sangue di colore più chiaro proviene quasi sempre dalla seconda parte del tratto digestivo.

Il sangue può essere causato da un tumore allo stomaco o all’intestino, o da stati patologici meno gravi come diverticoliti, ulcere o coliti.

C’è poi un nemico più occulto, che non si vede a occhio nudo, e questo deve essere analizzato tramite apposito test di laboratorio che si chiama appunto del sangue occulte nelle feci.

Il sangue nelle feci potrebbe essere determinato anche da emorroidi interne o esterne infiammate che sanguinano a seguito dell’evacuazione. In questo caso, il sanguinamento è successivo alla evacuazione, e il suo colore è chiaro e vivo, e non è sicuramente sintomo di patologie interne, ma è sempre importante consultare un medico in casi del genere.

E dunque per tutti questi motivi, superate il disgusto, e controllate saltuariamente le feci, un importante specchio del benessere del nostro organismo.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici