Non ce l’ha fatta Carolina Sepe, ha lottato per 4 lunghi mesi, fino alla nascita della sua piccola e poi si è spenta.
La 25enne di Lauro (AV) era stata ferita gravemente alla testa da un proiettile, uno dei tanti sparati dall’ex guardia giurata Domenico Aschettino che quel maledetto 25 agosto uccise il 47enne Vincenzo Sepe, padre di Carolina, e ferì gravemente gli altri parenti della ragazza: la madre, Vincenza Ferraro, il fratello Orlando e la nonna Bettina Crisci, quest’ultima deceduta il 28 ottobre scorso.
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Al momento dell’aggressione, Carolina era incinta di 10 settimane, gravidanza che il comitato etico dell’ospedale Caldarelli di Napoli, struttura ove era stata ricoverata, aveva deciso di portare avanti in quanto le condizioni della donna facevano escludere una morte cerebrale.
Quattro lunghi mesi di coma durante i quali la bambina ha continuato a crescere nel ventre materno, cullata da una madre che ha continuato a combattere fino a vederla nascere.
Il piccolo miracolo infatti si è compiuto poco prima di Natale, grazie anche all’operato del medici dell’ospedale napoletano.
Il 19 dicembre scorso, dopo 28 settimane di gestazione, la piccola ha visto la luce: Maria Liliana, questo il nome dato alla piccola, al momento della nascita pesava un chilo e 800 grammi.
Dopo due settimane purtroppo arriva la resa, la giovane neo mamma è infatti deceduta nella tarda serata di ieri, 3 gennaio.
Presto verrà disposta l’autopsia sul corpo della 25enne mentre si aggravano le accuse contro Aschettino, ora accusato di triplice omicidio ed attualmente detenuto nel carcere di Avellino.