Mangiare bene e consumare un prodotto qualitativamente alto nonché perfetto da un punto di vista nutrizionale equivale quasi sempre a mangiare cibo fresco.
Tuttavia quando il cibo è di provenienza animale il consumo dell’alimento può implicare la morte dell’essere vivente che, appunto, sta per essere cucinato.
Il capitone, ovvero un’anguilla tipicamente portata sulle tavole partenopee a Natale, è uno di quei pesci che sopporta una morte atroce: viene tagliato vivo con non poca perdita di liquido ematico.
La morte del capitone non è una bella visione e non è adatta ad un pubblico sensibile: per la struttura fisica del pesce e a causa delle diramazioni nervose che corrono nel suo lungo corpo, quest’esemplare di pesce gustoso e bello da vedere (quando è vivo) sotto la lama del coltello muore con lenta sofferenza.Ed inoltre, dopo il taglio, il corpo che si separa dal capo continua a muoversi.
Una ricetta tradizionale si può mostrare e descrivere anche senza mettere sugli schermi televisivi le immagini macabre dell’animale morente, queste immagini tolgono gusto alla ricetta e non aggiungono molto di buono alla conoscenza del piatto.
Eppure ciò non è stato considerato ad Uno Mattina dove, nello spazio culinario dedicato alla ricetta tradizionale di Natale, è andata in onda la morte in diretta del capitone.
Il sito web Ansa.it mostra il video del capitone letteralmente e praticamente ucciso.
In trasmissione, come il video dimostra, cuoco e conduttrice parlano di trattamento ed elaborazione del cibo ma resta il fatto che si tratta di un pesce ‘duro a morire’, ucciso in diretta in una fascia oraria che dovrebbe essere edulcorata oltre che protetta.
Voi cosa ne pensate?
Guardate il video solo se non siete particolarmente sensibili e guardatelo lontano dagli occhi innocenti e facilmente impressionabili dei bambini. Per vedere il video cliccate sul link che segue: http://www.ansa.it morte capitone diretta in diretta