Sono sempre più lontani i tempi in cui a Natale bastava una bambola e una macchinina per essere felici e giocarci tutto l’anno. I tempi sono davvero cambiati e i genitori, chi più, chi meno riempiono i propri figli con giochi di ogni tipo e diventa quasi difficile scegliere qualcosa di speciale per un giorno speciale come Natale.
Anche per i più piccoli, il mercato è in continua evoluzione e propone ogni possibile gioco per stimolare e anticipare le capacità dei bimbi.
Eppure scommetto che la fantasia di molti non sarebbe arrivata a concepire la possibilità di proporre un vero e proprio iPad per neonati.
Sì avete capito bene, un “giocattolo” studiato per i bimbi che ancora non sanno ne’ parlare ne’ camminare, che possono però rimanere comodamente seduti su una comoda sdraietta che diventa molto meno noiosa perché dotata di un dispositivo tecnologico di tutto rispetto.
La sdraietta è reclinabile in diverse posizioni e con supporti morbidi e adeguati all’età, non si può dire forse la stessa cosa dell’optional video…
In realtà, questo strumento, in un primo tempo, può essere anche solo usato con una scatola con schermo a 7’’ che non è altro che uno specchio che protegge il dispositivo dalle manine del bebé che al contempo potrà divertirsi a guardarsi, cosa notoriamente molto apprezzata anche dai bimbi piccolissimi.
In un secondo tempo si potrà applicare l’iPad acquistato separatamente e si potranno scaricare altre app gratuite studiate per il prodotto in base alle età: suoni, colori, immagini in bianco e nero, scene dalla natura, poi via, via, giochi con le lettere e i numeri, canzoni, storie con vari personaggi.
I contenuti durano tutti tra i 10 e i 12 minuti per monitorare meglio il tempo passato sulla app interattiva.
Insomma un’ottima baby sitter e un surrogato di amichetti e giochi all’aperto su cui si potrebbe discutere molto.
C’è da chiedersi se abituare i bambini, neonati, ad un gioco elettronico, seppure ben studiato, potrebbe sviluppare le abilità visive e logiche, l’autostima ma certo non potenzierà la capacità di cogliere le emozioni, la realtà, accrescere l’empatia e il confronto con i coetanei; forse li renderà più pronti per il futuro ma perderanno i codici primari dell’interazione con soggetti umani, la capacità di divertirsi “semplicemente” con ciò che li circonda…
Senza voler demonizzare, c’è ancora tanto che si può fare con i neonati, per farli crescere in una dimensione completa, prima di utilizzare uno strumento così asettico, complesso, freddo… Imparare a giocare con una palla non è la stessa cosa di osservarla e vedere altri che giocano o farla muovere in modo indiretto.
Non osiamo immaginare cosa verrà dopo, se il progresso ci impone una corsa così serrata verso il futuro…