Le lettere che i bambini scrivono a Babbo Natale spesso ci fanno sorridere, perché sono zeppe di richieste di giochi, e promettono bontà e disciplina, che poi molto spesso dimenticano già per Santo Stefano.
Altre lettere invece, come quella di Federica, fanno commuovere, e hanno diverse istanze da fare all’uomo vestito di rosso con la barba bianca, leggete:
«Quest’anno vorrei la cura per il mio fratellino, con il metodo Stamina, vorrei anche che faccia l’infusione adesso. Così guarisce e torna a giocare con me e a essere felice come prima».
Federica allega pure un disegno alla sua letterina per Babbo Natale, ritraendosi col fratellino, e un cartello, indirizzato più ai ministri che all’uomo con le renne.
Giovanni P. è uno dei bimbi in lista d’attesa per il trattamento con cellule staminali agli Spedali Civili di Brescia.
E non è il solo.
Anche Ludovica, altra bimba affetta da Tay Sachs, malattia rarissima e incurabile, parla in prima persona, intervistata dal quotidiano Il Mattino: “Con questa cura, posso stare seduta in passeggino anche tutto il giorno, adesso posso uscire, non ho più bisogno dell’ossigeno… Caro Babbo Natale non voglio regali preziosi o giocattoli, vorrei solo continuare e che altri bambini possano iniziare la stessa terapia”.
E ancora Ivan, che ha due anni e mezzo e l’ epidermolisi bollosa distrofica, e ha scritto un’altra letterina con l’aiuto dei suoi genitori: «Io vorrei giocare e correre senza farmi la bua… Vorrei poter dormire tranquillo».
Queste lettere verranno consegnate e lette martedì ad una manifestazione organizzata davanti agli ospedali di Brescia, nella quale per aiutare il metodo Stamina, i malati hanno chiesto aiuto a Babbo Natale, affinchè anche lui li aiuti nella loro battaglia.