Quando sono nati i miei figli mio marito, felicissimo ed emozionato papà, aveva difficoltà nel prenderli in braccio in quanto, per sua stessa ammissione, aveva paura di fare loro del male vedendoli così piccoli, così fragili ed indifesi.
Una “paura” che il tempo (ma soprattutto la pratica nel dedicarsi con costante impegno al ruolo di genitore) ha attenuato, fino a farla scomparire del tutto.
Oggi i miei tre uomini, per l’esattezza due ometti di 5 e 6 anni ed un uomo alto e robusto, sembrano del tutto dimentichi di parole quali delicatezza, fragilità e debolezza.
Le coccole di certo non mancano, anche se spesso sono riservate all’unica donna di casa, ma sovente vengono accantonate per dar spazio a veri e propri incontri di lotta a tre, match per soli maschi, chiaramente finti, di cui spesso io sono la sola spettatrice.
Un gioco “rude” ma fatto con estrema cautela e con le debite raccomandazioni.
Sarà per le motivazioni sopra elencate che il video che vi propongo in calce a questo stesso articolo non mi ha scandalizzato ne inorridita, al contrario di molti utenti della rete che lo hanno definito addirittura aberrante.
Il protagonista è Gavin McInnes, attore, scrittore e direttore creativo di origine scozzese-canadese, classe 1970.
Co-fondatore, assieme a Suroosh Alvi e Shane Smith, della rivista Vice, un magazine internazionale fondato e lanciato a Montreal nel 1994, McInnes oggi è padre di tre bambini.
Grazie all’inconsapevole aiuto dell’ultimo genito, l’attore ha ideato, e successivamente diffuso in rete, un filmato attraverso il quale insegna come mettere K.O. un bambino.
“How to fight a baby” recita il titolo del video postato su YouTube lo scorso 25 novembre è divenuto virale per aver totalizzato oltre 10 milioni di visualizzazioni in così breve tempo.
In sostanza, padre e figlio si dilettano in una lotta “furiosa”: entrambi sfoderano mosse degne del miglior repertorio di un wrestler che sembrano divertire alquanto il piccolo.
Messo in difficoltà dal suo stesso figlio, McInnes sfodera la sua arma vincente guadagnando alcuni minuti per riprendere fiato.
E voi, cosa ne pensate?