Milagros, un nome che tradotto vuol dire “miracolo”, un nome dato ad una bambina la cui forza di volontà sembra aver vinto conto la morte.
Già in passato avevamo parlato di bambini “miracolati”, piccoli essere sopravvissuti ad una morte certa, un “risveglio” al quale i medici ancora oggi cercano di dare una spiegazione scientifica. (Per saperne di più leggi Bambini miracolati, le storie più sorprendenti del web).
Storie del tutto simili a quella accaduta di recente in Colombia, America meridionale.
A raccontarla e renderla nota attraverso l’agenzia Associated Press è il dottor Farid Vieira, direttore dell’hospital San Francisco de Asís, situato nella città di Quibdó, capitale del dipartimento di Chocó, a 305 km a nord ovest di Bogotà.
Nella notte del 12 novembre, Jenny Adriana Hurtado, 28enne incinta alla 27° settimana di gestazione, è stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale in quanto aveva iniziato un prematuro travaglio.
Secondo quanto riportato sull’Huffington Post, i medici, nonostante i vari tentativi, non sono riusciti a ritardare la nascita ritrovandosi costretti ad intervenire praticando un taglio cesareo alla donna.
La piccola è nata mercoledì mattina, 13 novembre, presentando però delle gravi difficoltà respiratorie a causa di un’immaturità polmonare.
A nulla sono valsi i tentativi di tenerla in vita, la piccola è riuscita a sopravvivere soltanto 35 minuti: i medici ne hanno dichiarato la morte ufficiale alle ore 3:20.
Alle sei del mattino, il piccolo corpicino è stato poi adagiato in una piccola scatola e condotto all’obitorio presente all’interno della stessa struttura ospedaliera, ove vi è rimasto fino alle ore 13.30, l’ora della sorprendente scoperta.
Il padre infatti, recatosi presso la camera mortuaria per ritirare la bambina al fine di poterle dare una degna sepoltura, una volta aperta la scatola, ha notato che la piccola stava aprendo gli occhi e, successivamente, ha incominciato a piangere.
Dopo i primi attimi di sorpresa, per la bambina è scattato immediato il ricovero.
Posta in un’incubatrice, la piccola Milagros (spesso confusa con la piccola Luz Milagros, la bambina argentina visibile nella foto qui a lato, la cui storia abbiamo raccontato qui) , così chiamata la piccola “miracolata”, è stata poi trasferita presso una struttura più attrezzata, la Clínica Santa Teresita del Niño Jesús, così da ricevere le cure più adeguate affinché riesca a sviluppare al meglio i suoi polmoni.
Un caso incredibilmente raro che viene così spiegato dal dottor Javier Zagarra, un pediatra specializzato in gastroenterologia:
“Se non è presente uno specialista, in questo caso un pediatra con la formazione in neonatologia, è possibile parlare di un errore di diagnosi di morte. In alcuni casi i toni cardiaci non sono evidenti e, anche se il bambino è vivo, può essere dichiarato morto. Se avvolto in una coperta, in modo tale da ricevere sufficiente calore, il bambino può riprendere le sue funzioni vitali”.