Ore concitate ieri a Roma quando una nomade bulgara ha letteralmente strappato dalle braccia di una mamma il suo bambino. La notizia la riporta Il Messaggero. E’ accaduto in pieno giorno in una stazione della metro B romana, a Ponte Mammolo, nella periferia della Capitale. La mamma era appena scesa dalla metro e aveva in braccio suo figlio di appena otto mesi e stava per dirigersi al capolinea dei pullman Cotral per tornare al suo paese, a Vicovaro. Evidentemente è stata adocchiata dalla nomade bulgara venticinquenne che, non appena la madre è entrata nella sala d’attesa della stazione e lo ha adagiato su una panchina per cambiargli il pannolino, lo ha afferrato per un piede, se lo è stretto al corpo ed è scappata via correndo verso l’uscita.
La mamma del neonato si è messa ad urlare e le sue grida di aiuto hanno richiamato l’attenzione di un gruppo di ragazzi che si sono messi all’inseguimento della zingara riuscendo a raggiungerla e fermarla. A questo punto sono intervenuti gli addetti alla sicurezza della metropolitana che hanno chiamato i carabinieri e prestato i primi soccorsi alla madre del bambino che, sotto shock, ha avuto bisogno dell’assistenza del 118.
La nomade venticinquenne è stata arrestata con l’accusa di tentato sequestro di persona.