Nei primi giorni di febbraio del 2012 un utente di Youtube, registrato con l’username Fercho Tapatio, pubblicava due sconcertanti video: una madre intenta a trattenere il proprio figlio di due anni mentre veniva tatuato al braccio sinistro (foto sotto).
Entrambi i filmati venivano così presentati:
“Metto in chiaro che io non sono d’accordo con questo atto, solo vi condivido una cosa della quale sono stato testimone, ma non ho potuto fare niente per evitarlo… Grazie per i vostri commenti.
Impressionante, fanno un tatuaggio ad un bambino per il fanatismo di una religione.
Ad un bambino di 2 anni tatuano il 666, questo lo fa chi pratica la religione di Jose Luis de Jesus Miranda.
Questo l’ho registrato a La Habana vieja (uno dei comuni nel quale è suddivisa L’Avana, provincia e capitale cubana – ndr) nel gennaio del 2012 quando sono andata da Manoly (il tatuatore) a farmi un tattoo”.
Uno dei filmati in questione, postati in calce all’articolo, è stato poi condiviso su diversi canali.
La veloce diffusione attraverso la rete ha così generato un’accesa polemica sulla pratica religiosa descritta, un dibattito mondiale “esploso” nel gennaio del 2013 che ha varcato i confini web.
Le scioccanti immagini del bambino trattenuto dai genitori che urla e piange mentre viene tatuato difatti sono state trasmesse su diversi canali tv generando preoccupazione per un fenomeno che, secondo quanto riportato dall’Huffington Post, è in costante crescita.
Negli ultimi due anni infatti si è registrato un aumento di adepti che hanno aderito alla setta “Creciendo en Gracia”, il movimento religioso creato dal portoricano Jose Luis de Jesus Miranda nel 1986, oggi diffuso in più di 20 paesi, ma con una forte presenza in America Latina.
I seguaci di “Gesù Cristo, l’uomo”, traduzione di Jesucristo Hombre il nome con il quale de Jesus Miranda si fa chiamare, dimostrano la propria approvazione verso il “loro signore” lasciandosi tatuare sul corpo il numero 666.
Un numero che in molti identificano come il “marchio della bestia”, legato al Diavolo; al contrario, per gli adepti della setta rappresenta il “sigillo di prosperità”.
Ed è proprio nel nome di questa prosperità che vengono “marchiati” indiscriminatamente adulti e bambini.
Una “pratica religiosa” che ancora oggi fa discutere e preoccupare, in virtù del fatto che continua a diffondersi…
Tornando ai video, che non risultano propriamente perfetti sia per quanto concerne le immagini che il suono, nel primo, postato il 3 febbraio, il bambino appare inizialmente tranquillo, forse circospetto, ma non eccessivamente turbato… almeno per il primo minuto.
E’ da quel momento in poi che il piccolo sfoga il suo dolore in uno straziante pianto che, a quanto sembra, non arresta l’opera del tatuatore né quella dei genitori.
Inoltre, una più accurata ricerca sul web, mostra l’esistenza di un ulteriore video, un terzo, che sembrerebbe riprendere lo stesso bambino mentre viene tatuato al braccio destro (Foto in apertura di articolo).
Nota per il lettore: i videi di cui sopra sono stati rimossi al web, attualmente ne esiste un’unica versione, quella non originale, che alleghiamo qui di seguito unicamente come dimostrazione della veridicità dei fatti.
Qui sotto un video non originale che mostra le stesse immagini di quello sopra ma dotato di sonoro.