Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, alle ore 3.00, tornerà l’ora solare.
Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora e si potrà godere di un’ora in più di sonno.
La scelta dell’orario notturno per il cambio dell’ora non è casuale, ma è legata alla circolazione dei treni e degli altri mezzi di trasporto, che in quella fascia oraria è ridotta al minimo. Si evitano così sfasamenti nella tabella di marcia.
Il ritorno all’ora solare può provocare problemi di insonnia e sonnolenza, con conseguenze che variano da persona a persona. Il nostro organismo deve, infatti, abituarsi al nuovo ritmo sonno/veglia – dovuto alla variazione dell’equilibrio tra serotonina (l’ormone del buonumore che si attiva con la luce solare) e melatonina (l’ormone del sonno che viene prodotto quando diminuiscono le ore di luce e se aumenta abbassa il tono dell’umore) – e per far ciò ha bisogno di qualche giorno o, per alcuni soggetti, anche di un paio di settimane.
I sintomi dell’alterazione del nostro orologio biologico – spiegano gli esperti – sono quelli di un blando jet lag: astenia, tensione, irritabilità, mal di testa, difficoltà ad addormentarsi.
Tutti effetti sulla salute comunque transitori e che rientrano nel giro di due o tre giorni.
I consigli per abituarsi al nuovo cambio dell’ora sono quelli di cenare un po’ prima la sera, in modo da agevolare il riposo, e di lasciare le tapparelle un po’ aperte così da permettere alla luce del sole di penetrare in camera da letto, rendendo il risveglio più dolce e meno “traumatico”.
L’ora legale tornerà in vigore nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2014, quando dovremo spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora.