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Dieta contro cistite e candida, come curarsi con l’alimentazione

di Dott. Antonio Cretella

03 Gennaio 2011

Noi donne siamo delicate come fiori … non è una frase poetica, bensì una constatazione reale quando si parla di esposizione a cistiti e candidosi.
“Quel fastidioso bruciore intimo, quello snervante prurito” …
… quanto limitano la nostra vita quotidiana?

Esiste un modo per prevenire cistiti e candidosi?

Oggi il nostro nutrizionista, il Dott. Antonio Cretella, ci illustra il rapporto tra questi disturbi e l’alimentazione e ci indica come prevenire la candida e la cistite mangiando bene:

Sempre più donne hanno la necessità di mettere fine ad un circolo vizioso che le vede coinvolte da problemi intimi che vanno dalle cistiti alle candidosi e viceversa.

Chi soffre di candida vaginale sa infatti che con le medicine convenzionali è difficile “sradicarla”, e che in genere tende a ripresentarsi. La causa di questo problema è quasi sempre una disbiosi intestinale, che può essere curata intervenendo sull’alimentazione poiché una dieta equilibrata abbinata ad attività fisica regolare e a stili di vita salutari aiutano a potenziare le difese immunitarie. Al contrario una dieta ricca di zuccheri semplici abbinata a sedentarietà, sovrappeso, ed abitudini di vita scorrette come fumo, alcol, inquinamento debilitano l’intero organismo aumentando la probabilità di contrarre numerose malattie, candidosi compresa. Poiché la candida è un fungo che si nutre dei carboidrati raffinati che arrivano nell’intestino, nel caso in cui sia stata diagnosticata una candidosi sarà bene modificare il vostro regime alimentare.

Che cosa non si deve mangiare?

Sarà a questo punto opportuno scegliere alimenti genuini e limitare il più possibile le fritture. Fondamentale sarà l’allontanamento di zuccheri, alcolici e cibi ricchi di lieviti e micotossine. Per questo, in cima alla lista dei cibi da evitare troviamo il saccarosio, la frutta più zuccherina e quella essiccata, buona parte dei cereali, le bevande zuccherate ed alcoliche in particolare la birra, i cibi affumicati o ricchi di conservanti, le arachidi, l’aceto, il pane (ammesso quello non lievitato) ed i formaggi a pasta dura.

Che cosa si può mangiare?

Viceversa, la dieta idonea contro la candidosi prevede il consumo di yogurt non zuccherato, in quanto alimento ricco di batteri utili per la salute dell’intestino, e di integratori a specifiche formulazioni probiotiche come batteri del genere lactobacillus e prebiotiche come fos e inulina, dell’aglio, della curcuma. Consentiti i legumi, il pesce, le uova, la carne magra, l’olio di oliva ed altri oli di semi, il riso integrale, frutta ricca di fibre ( mele, pere e agrumi) e le verdure ben lavate.

Assumere la giusta dose di fibre con l’alimentazione è un principio fondamentale per scongiurare anche attacchi di cistite, infatti a favorire la proliferazione batterica responsabile di tale disturbo sono la stitichezza, squilibri ormonali dovuti alla gravidanza o alla menopausa, i bagni nell’acqua di mare o in piscina che alterano il pH vaginale, o ancora indossare abiti troppo attillati.
In tutti questi casi si crea nella mucosa vaginale un ambiente favorevole allo sviluppo di un’infezione batterica che può raggiungere le vie urinarie e scatenare l’attacco di cistite.

Risulta necessario quindi bere molta acqua per evitare che i batteri si accumulino e si concentrino nelle urine ed evitare cibi piccanti, vino rosso, succhi di frutta, bevande contenenti caffeina e cibi zuccherati che possono scatenare infiammazioni.

La durata della dieta per la candida e la cistite, dipende dalla salute generale dell’organismo, dalla severità dei sintomi e dalla loro durata,ma le persone che rispondono con successo alla dietoterapia trovano giovamento già dopo qualche settimana.

Le scelte alimentari delle prime settimane devono essere particolarmente rigorose, tanto che l’apporto glucidico complessivo può scendere al di sotto dei 60 grammi. Naturalmente, bisogna tener conto dei fattori sopraesposti, nonché del sesso, della struttura corporea, dell’attività fisica e del peso iniziale del paziente. Sempre in queste fasi preliminari, può capitare che i sintomi peggiorino, sia perché l’organismo si sta lentamente abituando al nuovo regime alimentare, sia perché il corpo viene “inondato” dalle tossine dei microrganismi morenti. Mano a mano che i sintomi migliorano, la dieta anticandida può divenire meno rigorosa, ma per evitare recidive è bene continuare a moderare il consumo di zuccheri semplici e carboidrati a medio indice glicemico.



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