Grayson James Walker è un angelo, è stato un bambino sfortunato perché una grave malattia, sviluppata già nella pancia della mamma, gli ha impedito di crescere, di diventare grande e di vivere la sua vita.
I genitori hanno voluto comunque che Grayson nascesse, hanno voluto che vedesse la luce e, attraverso la rete, hanno anche voluto che il mondo intero potesse conoscerlo e ricordarlo.
La madre ha postato su Facebook le foto di Grayson e ha aperto un blog dedicato al figlio.
Sono immagini familiari, è un album di una “nascita sfortunata” … ma pur sempre “nascita” e come tale resta una “vita da ricordare”.
L’intenzione dei genitori, nel mettere in rete le immagini del loro bambino, era univoca e chiara:
Grayson rappresenta la diversità da guardare e intendere come risorsa, possibilità di comprendere la fragilità e l’importanza della vita.
I diversi vanno accolti, curati e accompagnati anche quando di fatto è innegabile che per loro non vi è un futuro … e mai vi sarà una sorte equiparabile a quella delle persone “fortunate” (fortunate più che normali).
In questo senso Grayson James Walker è un baluardo della comprensione e dell’accoglienza del diverso ed è un inno alla vita. Grayson resta tale benché sia divenuto un angelo.
L’immagine di Grayson James Walker continua a rimbalzare in rete, la foto dei genitori sta ritornando su Facebook a distanza di molti mesi dalla morte del bambino e non sempre le informazioni che accompagnano l’immagine sono corrette o aggiornate.
Qualcuno, postando la foto che potete vedere qui a destra, ha commentato l’immagine chiedendo solidarietà per la mamma di Grayson che sarebbe stata cancellata dal social network Facebook per aver postato le foto del suo bambino.
Bannata per avere esposto al mondo la malattia e tutta la sofferenza che naturalmente ne viene? Non pare possibile e nemmeno pare vero giacché il profilo in memoria di Grayson è attivo e dentro vi sono tutte le foto del bambino postate dai genitori. Ed è visibile in rete anche il blog che la mamma ha dedicato alla sua creatura.
Sta di fatto che, malgrado la foto di Grayson sia appena ritornata in auge su Facebook, i fatti cjhe riguardano questo bambino e la sua malattia risalgono a più di un anno f, e sta di fatto che al momento il blog della mamma e il profilo Facebook non sono aggiornati.
Queste foto, però, meritano ugualmente condivisione perché sono un inno alla vita e alla speranza umana.
Vorrei, per parte mia, dare voce alla mamma di Grayson riportando una frase che Lei stessa ha scritto nel blog, una frase che pare una preghiera e una speranza:
“Faremo la nostra parte per fare in modo che gli altri conoscono la tua vita e che scelgono allo stesso modo per i loro figli di dare la vita.
Devi solo continuare a lavorare su quel palazzo dove sei accanto a Gesù .
Ti amo .”