Camminare fa bene alla salute.
Perché questa semplice attività aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” e ad alzare quello “buono; aiuta ad abbassare la pressione arteriosa e a migliorare il ritorno venoso del sangue al cuore (camminare previene il rischio d’infarti e arteriosclerosi); aiuta a controllare il rischio di diabete di tipo2; migliora l’apparato respiratorio; contribuisce a tenere il peso nei limiti desiderabili; aiuta anche a migliorare l’umore, bilanciando gli ormoni dello stress prodotti nell’arco della giornata.
A tutti questi benefici del camminare se ne aggiunge un altro: la riduzione del rischio di cancro al seno.
Lo si legge sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention che ha riportato i risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell’American Cancer Society (ACS) di Atlanta in Georgia, secondo i quali passeggiare a passo moderato per un’ora al giorno tutti i giorni (cioè 7 ore a settimana) riduce del 14% il rischio di ammalarsi di cancro al seno.
Lo studio ha coinvolto 73.615 donne in menopausa, tra i 50 e i 74 anni, che sono state seguite dal 1992/1993 ad oggi. Ogni due anni le volontarie, arruolate dall’American Cancer Society nel Prevention Study II Nutrition Cohort, sono state sottoposte a check up e a questionari per raccogliere informazioni e dati sui loro stili di vita e per la diagnosi precoce di un eventuale tumore.
Dalla ricerca è emerso che la riduzione del rischio di ammalarsi di cancro al seno corrisponde ad un caso di tumore in meno ogni mille donne.
A trarre beneficio dall’attività del camminare non sono solo le donne in buona salute, ma anche quelle in sovrappeso e quelle che, per tenere sotto controllo i sintomi della menopausa, si affidano alla terapia ormonale sostitutiva, in passato accusata, da più parti, di aumentare il rischio di tumore.
Il camminare è un’attività fisica facilmente praticabile da chiunque e a costo zero. Passeggiare a passo moderato corrisponde ad una velocità di circa 5 km all’ora.
Chi non ha problemi ad affrontare un po’ più di esercizio fisico – ha detto Alpa Patel, coordinatrice dello studio ed epidemiologa dell’American Cancer Society – può trarre benefici ancora maggiori. Aumentare l’intensità dell’attività fisica può, infatti, arrivare a ridurre il rischio di ammalarsi di cancro al seno fin del 25%.
Come ha anche spiegato Umberto Veronesi, «ci sono tre chiari fattori di protezione dal tumore al seno: l’esercizio fisico fatto con regolarità; l’alimentazione, per cui in generale, è bene ridurre il consumo di grassi animali e aumentare quello di legumi, cereali e verdure; e gravidanza e allattamento. Infatti, le donne che hanno avuto figli prima dei 30 anni hanno un rischio lievemente inferiore di sviluppare un carcinoma mammario dopo la menopausa. Lo stesso vale per quelle che hanno allattato».