Il neonato incomincia a vivere all’interno del grembo materno, non a caso anche quella intrauterina viene scientificamente definita vita.
Nel grembo della mamma il neonato forma il suo corpo e vive le prime esperienze fisiche; in maniera particolare le ecografie (specialmente quelle più moderne, anche in 3D) hanno rivelato che i bambini nel ventre della gestante si strofinano il viso, portano le dita alla bocca, si toccano le orecchie, si rannicchiano e si distendono accarezzandosi il corpo con piccolissime ma perfette manine.
Un recente studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Durham (Inghilterra), e supportato proprio da immagini ecografiche in 3D, avrebbe dimostrato che “l’attività di esplorazione del proprio corpo”, normalmente compiuta da un feto sano all’interno dell’utero materno, rappresenta un indicatore di crescita fisica e di sviluppo neurologico del bambino.
Se il feto riesce a toccarsi il viso, a ciucciare le dita della sua manina e ha una buona motilità vuol dire che il suo sviluppo (fisico e psicologico) procede correttamente.
Durante la gravidanza, mentre si compie un’ecografia di rutine, capita sovente di scoprire che il bimbo, nella pancia della mamma, si sta succhiando il pollice. Gli scienziati hanno marcato i confini di questo semplice gesto sottolineando che l’atto di ciucciare un dito evidenzia più capacità del neonato:
– è una risposta all’istintuale tendenza alla suzione;
– dimostra che il bambino succhiando si rilassa già dentro il grembo della mamma;
– e soprattutto attesta che il piccolo è capace di gestire il suo movimento portando la mano alla bocca già con l’intento\istinto di godere delle proprie dita usate come un ciucciotto.
I ricercatori, responsabili di questo recente studio, hanno sottolineato che la difficoltà di movimento del feto e l’assenza di gesti comuni, come accarezzarsi il viso, strofinarsi gli occhi, arrivare con le mainine sin sopra le orecchie o portare la mano alla bocca, potrebbero essere sfavorevoli indici di un malessere del bambino.
In conclusione, lo studio evidenzia e sottolinea l’importanza della vivacità e della reattività dei bambini nel grembo materno.
Nell’immagine ecografica qui sotto si può vedere un feto mentre apre la bocca prima di portare la mano verso il viso per introdurre il suo pollice tra le labbra e succhiarlo. Il bimbo, qui fotografato, viveva la sua 32esima settimana di gestazione.
Gli scienziati hanno rivelato che tra la 32esima e la 36esima settimana di gestazione i bambini sono normalmente in grado di portare le manine alla bocca e comunemente ciucciano le loro piccole dita.
Secondo i ricercatori quest’azione, in questa fase della gestazione, non è meramente istintiva, essa è cercata, soddisfa il bisogno di succhiare, indica padronanza del corpo e rappresenta la naturale preparazione alla pappa che il bimbo dovrà conquistarsi succhiando dal seno della mamma.
Oltretutto una buona motilità e una spiccata capacità di gestire il proprio corpo potrebbero indicare una propensione all’autonomia che nel nascituro si tradurrebbe in una buona predisposizione alla vita extrauterina nonché in una spiccata voglia di nascere.