L’uomo è genetica: è cioè il risultato di una complessa combinazione di geni che si incontrano, abbracciano e fondono sin dal momento del concepimento.
Da quando i geni (considerati come elementi dei loro primi contenitori, cioè elementi del seme maschile e dell’ovulo femminile) sono risultati scientificamente “manipolabili”, “tracciabili” e “scrutabili”, l’uomo ha dovuto fare i conti con uno spettro etico pauroso e difficile da gestire: stiamo parlando della possibilità di “creare dei bambini su misura”.
Posti i progressi della genetica, della medicina e in particolare della ginecologia, il bambino costruito in laboratorio con una selezione dettagliata dei suoi caratteri genetici è una realtà teoricamente possibile ma eticamente inquietante.
Si sta diffondendo la notizia dell’esistenza di un Calcolatore dell’ereditarietà dei tratti familiari, un sistema capace di selezionare in laboratorio i geni e di fonderli in maniera tale da creare il “figlio su misura”.
Il Family Traits Inheritance Calculator apparterrebbe all’azienda statunitense 23andme. Alla sua creazione e sperimentazione gli scienziati americani di questa ditta starebbero lavorando da molti anni. Ora avrebbero ottenuto il brevetto già richiesto nel 2008.
Questo diabolico sistema è però una medaglia a due facce:
– potrebbe essere usato per determinare il colore degli occhi, dei capelli, l’incarnato o l’altezza del bambino;
– ma potrebbe pure, più eticamente, determinare un’arma per sconfiggere definitivamente malattie brutali partendo dalla radicale riduzione delle possibilità genetiche di incorrere nella malattia stessa.
Teoricamente e stando ai limiti del brevetto concesso il Family Traits Inheritance Calculator dovrebbe servire solo a disegnare un possibile ritratto di un futuro figlio e non dovrebbe valere come piattaforma di creazione del bambino. Problema questo che nascerebbe se tale strumento divenisse un veicolo di selezione del seme donato alle coppie infertili.
- In pratica l’uomo ha compiuto un altro passo verso la “possibile creazione dell’essere perfetto” ed ancora una volta si troverà costretto a misurarsi con la morale, con la magia dell’imprevedibile e con l’etica. La speranza è che il cuore non ceda mai il passo alle più bieche ambizioni umane.