Una corretta raccolta differenziata delle materie plastiche richiede che, prima di conferire una bottiglia di plastica nell’apposito contenitore, si separi il tappo dal corpo della bottiglia stessa.
Questo perché il materiale del quale sono costituiti i tappi e le bottiglie richiede un diverso processo di riciclaggio. I primi, infatti, sono realizzati in polietilene (PE), mentre le seconde in polietilene tereftalato (PET), e questi due tipi di plastica non dovrebbero essere smaltiti insieme, anche considerata la loro diversa destinazione d’uso.
Questa precisazione è importante anche perché, mentre le bottiglie di plastica costituiscono rifiuti urbani e, in quanto tali, la loro raccolta è riservata per legge a società che ne hanno la concessione in esclusiva, invece i tappi non fanno parte dei rifiuti urbani e possono quindi essere raccolti e riciclati dai privati e da associazioni e organizzazioni che possono farsene carico. E lo fanno anche a fini benefici.
A livello mondiale, la maggiore raccolta di tappi di plastica è quella compiuta dall’organizzazione di volontariato francese “Bouchons d’Amour” (Tappi d’Amore) che ha sparsi, su tutto il territorio nazionale, ben 97 punti di raccolta. Da quando è iniziata questa attività di raccolta, l’associazione ha messo insieme circa 485 milioni di tappi per un ricavo di circa 90mila euro, tutti destinati esclusivamente per finanziare progetti di solidarietà (quali la costruzione di un orfanotrofio in Madagascar e altre iniziative di beneficenza).
Si tratta di un’iniziativa di successo che si sta diffondendo anche nel nostro Paese dove diverse associazioni iniziano ad occuparsi della raccolta dei tappi di plastica, chi occasionalmente chi regolarmente, destinando poi il ricavato della raccolta alla realizzazione di opere di beneficenza a favore di chi è più svantaggiato o abita nei Paesi in via di sviluppo.
La raccolta dei tappi di plastica è di per sé un’operazione anti-economica, se si considerano i costi necessari per effettuarla, e cioè quelli relativi alla promozione dell’iniziativa, alla procedura di raccolta, al deposito e al trasporto dei tappi presso le società di riciclaggio. Per questo, le iniziative a fini benefici si reggono grazie al lavoro e alla dedizione dei volontari.
La raccolta dei tappi di plastica, oltre a configurarsi come un buon modo per fare solidarietà, è un’ottima strategia di salvaguardia ambientale ed ha un elevato valore ecologico, sensibilizzando tutti i cittadini all’importanza del riciclaggio e alla difesa dell’ambiente.
Di seguito elenchiamo alcune associazioni impegnate nella raccolta dei tappi di plastica in Italia.
Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco è un’associazione di volontariato che conduce progetti di cooperazione allo sviluppo, i cui principali settori di intervento sono il sostegno ai sistemi sanitari nazionali, l’approvvigionamento idrico, l’agricoltura e la formazione professionale.
Dal 2003 si occupa della raccolta dei tappi di plastica in Italia, avendo assunto la gestione e il coordinamento dell’iniziativa promossa anni fa dalla Caritas Diocesana di Livorno in collaborazione con la ditta Galletti Ecoservice, impegnata nel trasporto, riciclaggio e stoccaggio di rifiuti e materiali plastici. Il ricavato della vendita dei tappi di plastica serve a sostenere progetti per l’approvvigionamento idrico nella Regione di Dodoma in Tanzania (costruzione di pozzi, canali e fontanelle).
I punti di raccolta del CMSR sono presenti in oltre la metà delle regioni italiane. La raccolta viene realizzata soprattutto nelle parrocchie e nelle scuole, elementari e medie, dove sono stati istallati 200 tapponetti, cioè i cassonetti nei quali è possibile depositare i tappi da riciclare.
Il Gruppo Eco Imballaggi (Aprilia), si occupa della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti sul territorio. Si impegna inoltre nella diffusione della cultura del riutilizzo e del riciclo di materiale di scarto e, in quest’ottica, ha aderito al progetto della raccolta di tappi di plastica.
I tappi possono essere consegnati sia presso la sede dell’azienda (in via Spadellata ad Aprilia) sia presso gli appositi raccoglitori collocati in diverse aziende, scuole ed enti pubblici. Buona parte delle somme ricavate dalla raccolta dei tappi di plastica vengono destinate da parte del Gruppo Eco Imballaggi a progetti sociali.
- Movimento Adulti Scout (M.A.S.C.I.)
Il Movimento Adulti Scout di Collegno (TO) ha promosso il progetto per la raccolta di tappi di plastica. Chiunque, dopo aver raccolto i tappi, può consegnarli presso le scuole di Collegno che aderiscono al progetto, la sede dell’Università della Terza Età, il Palazzo Comunale o l’Ecocentro comunale. Una volta riempito un container, i tappi vengono spediti in Toscana alla Galletti Ecoservice di Livorno che investe tutto il guadagno della vendita dei tappi di plastica (al netto delle spese) al Progetto Acquedotto in Tanzania, che prevede l’approvvigionamento idrico quotidiano in due villaggi di Dodoma in Tanzania.
L’associazione “Insieme per l’India” ONLUS (Fossano – CN) raccoglie i tappi di plastica e li vende alla cooperativa sociale La Cometa San Lorenzo di Cambiano (TO). I tappi raccolti vengono riutilizzati per la creazione di vasi di fiore, cassette e tubi di scarico ed il ricavato viene destinato a progetti di aiuto per i bambini dell’India.
- Associazione Lombarda Cooperative di Produzione e Lavoro
L’Associazione Lombarda Cooperative di Produzione e Lavoro promuove il progetto “Va a ciapà i tapp”, la raccolta di tappi di plastica a sostegno dell’associazione Onlus di volontariato La Nostra Comunità che dal 1981 a Milano promuove attività educative, formative e di animazione per adolescenti e adulti con disabilità multipla.
La raccolta dei tappi sostiene anche l’apertura del nuovo Centro Socio Educativo in Via Monte Velino 17 a Milano.
- Non Solo Parole-Genova
L’associazione Non Solo Parole-Genova ha avviato il progetto “Facciamo girare i tappi” per dare sostegno a diverse famiglie genovesi in grave difficoltà economiche.
- Sorgente di sogni
L’Associazione Sorgente dei sogni (Fontanafredda – PN) ha promosso l’iniziativa “Bottiglia eco-solidale” finalizzata alla raccolta di fondi a sostegno del progetto di ricerca del Centro di riferimento oncologico di Aviano, sugli effetti della terapia ad alte dosi di chemio per il trattamento del midollo osseo, praticata su bambini ed adulti.