La dipendenza da fumo miete ogni anno un numero di vittime pari quello di un olocausto.
In Italia l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato in 70.000 le morti causate da questa malsana abitudine.
Sebbene in calo, grazie anche alle politiche restrittive sul fumo in luoghi pubblici, sono numeri che devono fare pensare.
E se il solo pensiero non basta guardate queste foto, che dovrebbero convincere i fumatori che poi, tutto sommato, fumare non è tutta questa grande bellezza.
Generalmente si comincia a fumare da ragazzini, per desiderio di sembrare grandi, perchè con la sigaretta in bocca ci si sente fighi.
Una ricerca dell’ Università di New York ha demolito anche questo mito:
attraverso 353 volontari chiamati a giudicare foto di differenti soggetti, fumatori e non, lo studio ha stabilito che nel 78% dei casi le foto di persone più affidabili e di bella presenza erano non fumatori.
Il Journal of Immunology ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio effettuato dalla New York University nel quale si conferma come nei soggetti fumatori di circa 20 sigarette al giorno, le possibilità di ammalarsi di cancro aumentano di 10/15 volte, con 10 sigarette al giorno le possibilità scendono a 5 volte.
I fumatori sono più soggetti a sviluppare malattie, oltre alla dipendenza.
L’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha confermato come la nicotina presente nelle sigarette sviluppa dipendenza, farmacologica e psicologica, al pari di una droga.
Durante il primo periodo in cui i fumatori smettono di fumare gli effetti dell’astinenza sono del tutto simili a quella degli stupefacenti: insonnia, difficoltà di concentrazione, sbalzi d’umore, ansia.
Per smaltire i danni del fumo ed eliminare le tossine assunte, un uomo impiega circa 15 anni.
Per i fumatori dunque il decadimento fisico è più veloce, e coinvolge tutto l’organismo (la pelle invecchia più velocemente, i polmoni si danneggiano, il sistema immunitario è più sensibile ecc.)
Ricordo che ad una visita pediatrica con mio figlio appena nato domandai alla dottoressa se mi fossi potuta concedere qualche sigaretta.
Lei, senza scomporsi, mi rispose: “Lei fuma una sigaretta, suo figlio di pochi giorni se ne fuma mezza.”
Ricordiamolo mamme, è appurato che le donne che fumano durante l’allattamento nutrono il loro piccolo più con le sigarette che con il latte.
Infine ecco una foto (in alto) che dovrebbe convincere anche i più accaniti fumatori.
I bambini esposti al fumo passivo sono a rischio malattie cardiocircolatorie.
Nel mondo ogni anno sono 600 mila le morti per fumo passivo (l’1% dei decessi totali per cause legate al fumo), di questi 165 mila sono bambini.
Ricordiamo dunque di evitare sempre di fumare in presenza di bambini, per la loro salute e per non rappresentare una figura fumatrice ai loro occhi.