Questa settimana, Mandy Allwood – soprannominata dai media ‘Octomum‘ – avrebbe dovuto festeggiare il diciassettesimo compleanno dei suoi otto gemelli. Nel settembre del 1996, ha dato alla luce sei maschietti e due bimbette – ma era solo alla ventiquattresima settimana di gestazione. Poche ore dopo essere nati, tutti e otto i suoi figli sono morti.
Gli anni che sono seguiti a questo tragico evento, hanno visto la signora Allwood cadere in depressione, tentare il suicidio e diventare una alcolista. In questa settimana in cui i suoi figli Kypros, Adam, Martyn, Cassius, Nelson, Donald, Kitali e Layne avrebbero dovuto compiere 17 anni, la signora Allwood ha detto che rivive ancora la morte di ognuno di loro, alcuni nati morti e altri sopravvissuti per poche ore, e che non potrà mai più dimenticare quei tre giorni.
In un’intervista con il Sunday People, la signora Allwood ha detto che ha cercato di uccidersi due volte, e che sta ancora combattendo la sua battaglia contro l’alcol. “In tre giorni e tre notti ho abortito otto volte. Ho cullato ciascuno di loro, mentre morivano tra le mie braccia. E’ stato orribile. Veramente orribile“, racconta la donna. Ha detto di aver pregato Dio quando è nato l’ultimo dei suoi figli chiedendogli di lasciare che almeno uno di loro sopravvivesse, solo per poi veder morire anche lui. I bambini sono tutti sepolti nel cimitero di West Norwood, South London. Ha spiegato che, se possibile, il suo dolore era peggiorato per l’attenzione che la sua gravidanza aveva destato nei media.
La sua storia era finita sui giornali di tutto il mondo, ne avevano parlato anche nei programmi televisivi come The Oprah Winfrey Show, e aveva anche ricevuto un messaggio di sostegno da parte della principessa Diana. Ma, ha detto, che nonostante tanta gente le sia stata vicino, ancora oggi non si è ripresa dalla sua perdita devastante. Ha raccontato al giornale di aver toccato il fondo nel 2008, quando un giorno aveva bevuto vino fin dal primo minuto in cui si era svegliata, e aveva chiamato un taxi perché andasse a comprarle altre quattro bottiglie, a lei era stata ritirata la patente di guida. Aveva anche ricevuto una segnalazione per comportamento anti-sociale, perché quel giorno aveva ‘assordato’ i suoi vicini ascoltando infinite volte ‘Nothing Compares to You‘ di Sinead O’Connor mettendola a tutto volume.
Poi ci sono stati i due tentativi di suicidio. Il primo, in un bagno pubblico a Warwick, aveva preso 90 compresse di paracetamolo, trangugiandole con due bottiglie di vino bianco, questo episodio aveva fatto si che venisse ricoverata per cinque giorni in una unità per forti dipendenze. Lei sostiene di aver ricevuto poco aiuto nei giorni successivi. La signora Allwood ha detto che il secondo tentativo le ha fatto capire che aveva bisogno di cambiare completamente la sua vita e ricominciare con nuovi amici. Ha trascorso cinque mesi in un centro di riabilitazione a Weston, Somerset, nel 2009.
Ha detto che era ‘arrabbiata’ perché alcune persone l’avevano giudicata per la sua decisione di non abortire uno degli otto feti per dare agli altri una possibilità di sopravvivenza. Lei ammette di avere ancora “un bel po’ di problemi con la depressione“, ci sono giorni in cui non vuole parlare con nessuno, e prende ancora delle pillole per poter dormire la notte, ma che trae forza nell’aiutare una “piccola cerchia di amici che soffrono anche loro di depressione”. Ha detto che perdere tutti i suoi bambini è stato “assolutamente orribile“, e ha aggiunto: “Il fatto di poter aiutare gli altri, mi dà la possibilità di pensare che almeno sto facendo qualcosa di positivo“