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Natale, non solo consumismo anche sentimenti

di Mamma Simona

24 Dicembre 2010

Il Natale è magia, è favola ed è anche un pò introspezione; in questo mondo così frenetico, sempre di corsa, fermarsi un attimo a pensare, a riflettere su noi stessi, su chi ci circonda, sull'”altro”.

Quando arriva Natale io inevitabilmente ritorno con la memoria a tanti anni fa, quando la piccolina di casa ero io e il mio papà soleva raccontarmi la storia fantastica del Sig. Scrooge, che quando son diventata grande ho scoperto essere il protagonista di uno dei romanzi più importanti dello scrittore anglosassone Charles Dickens. E’ una storia scritta per i bambini ma indicata per gli adulti. Spunto di riflessione e fonte di tanto insegnamento, baluardo di rinascita morale.

Ve la racconto sommariamente, chissà mai che voi decidiate di raccontarla ai vostri bambini…

Il protagonista è il Sig. Scrooge, uomo dedito all’accumulo di denaro, affarista, senza scrupoli, egoista e solo. Siamo alla vigilia di Natale e a Scrooge si presentano tre spiriti del Natale. In un viaggio fantastico in cui cambiano repentinamente luoghi, ambienti e situazioni, il fantasma del Natale passato gli fa rivedere a Scrooge la pellicola della sua vita e lui, divenuto spettatore del suo operato, prende coscienza di quanto male abbia causato la sua avarizia, il suo egoismo e la sua indifferenza alle persone che lo circondano. E’ poi la volta del fantasma del presente che gli mostra le condizioni di povertà e stenti dei suoi collaboratori, dei suoi vicini e del suo fedele impiegato Bob Cratchit dedito al lavoro ma molto povero con tanti bimbi da sfamare fra cui Tiny Tim che entra nel cuore di Scrooge. Poi è la volta dello spirito del Natale futuro, ma a questo punto il percorso dell’affarista di crescita morale è già avvenuto; capisce che il pentimento è poca cosa confronto al male procurato e decide di dedicare la sua vita a aiutare gli altri. All’egoismo e all’indifferenza subentrano sentimenti puri di sensibilità, solidarietà, amore verso gli altri e gioia nel donarlo; lo spirito vero del Natale ha pervaso il suo cuore e cambiato la sua prospettiva della vita, che ha assunto un significato diverso, più puro.

La favola porta ad un percorso che sfocia nel riscatto morale, c’è una seconda possibilità per chi sbaglia, un modo di redimersi esiste, e nel nostro piccolo, il cambiamento personale è metafora di un cambiamento sociale.

Esiste una versione del romanzo a cartone animato della Disney, in cui il protagonista principale è interpretato da zio Paperone,il cortometraggio si intitola “Mickey’s Christmas Carol”, Canto di Natale di Topolino, (1983) come sempre una grande realizzazione della Disney.



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