Le mamme temono la stagione fredda a causa dei cosiddetti malanni di stagione quali tosse, febbre, raffreddore e stati influenzali. Da ottobre/novembre sino a febbraio/marzo questi malesseri, in forma più o meno grave e ricorrente, colpiscono molti bambini. È noto che aumentare le difese immunitarie riduce le conseguenze, l’intensità e la frequenza delle malattie stagionali.
Perché quando fa freddo i bambini si ammalano di più?
Febbre, muco al naso, mal di gola e tosse non dipendono dal freddo.
Sgombriamo subito il campo da possibili equivoci e chiariamo che il freddo non fa ammalare i bambini e nemmeno gli adulti, mentre possono essere determinanti gli sbalzi di temperatura e il riscaldamento. Durante la stagione fredda il passaggio da ambienti riscaldati ad ambienti esterni può determinare il cosiddetto colpo di freddo. Questo shock termico incide sull’efficienza delle mucose e apre le porte alle aggressioni esterne.
Il riscaldamento, inoltre, inaridisce l’aria e inalare aria secca compromette lo stato delle mucose, asciugando lo strato di muco che normalmente protegge le vie respiratorie.
Rispettare il muco buono per aumentare le difese immunitarie
Insieme agli altri presidi organici (come, per esempio, i peli del naso), il muco, se in quantità fisiologica, è uno scudo che scherma l’organismo dalle aggressioni esterne di microbi, polvere, smog, polline e anche di virus e batteri. Nel rispetto del muco buono è consigliabile non tenere troppo alta la temperatura degli ambienti e disporre su tutti i termosifoni di casa dei contenitori d’acqua la cui efficacia sarà quella di bilanciare il grado di umidità nell’aria.
Abbiate cura anche del ricircolo d’aria: al mattino e a metà giornata aprite le finestre per permettere una benefica ossigenazione degli ambienti. Ovviamente prestate sempre attenzione alle correnti d’aria: i bambini, in modo particolare, non devono esservi esposti e questa buona norma vale in qualunque stagione dell’anno e in qualsiasi condizione climatica.
La promiscuità degli ambienti, specialmente se scarsamente arieggiati, facilita il proliferare dei virus.
Anche i batteri si avvantaggiano della vicinanza, ma non tutte le mamme sanno che solo il 10% delle malattie stagionali risulta essere di origine batterica, il resto è virale. Ciò fornisce anche un’ulteriore spiegazione rispetto all’incremento dei malanni nella stagione fredda: i virus, infatti, sono comunemente resistenti al freddo e in condizioni climatiche rigide sopravvivono con maggior facilità, morendo, invece, al caldo.
Come aumentare le difese immunitarie in modo naturale nei bambini
Le prime preoccupazioni di molte mamme sono principalmente che il bambino mangi, stia al caldo e non sudi.
In realtà la sola preoccupazione valida è che il bimbo faccia una vita sana. Questo non significa solo mangiare, ma mangiare bene e non significa non prendere freddo, ma vivere il rapporto con la natura, fare attività fisica all’aperto, praticare la socialità e alleggerire il carico dello stress. Non costringetelo, dunque, a mangiare ciò che non vuole, ma trovate il modo di rendere gradevole per lui quel che gli fa bene (i bambini si autoregolano, pertanto non ossessionatelo col cibo) e non trasmettetegli la paura del freddo, ma portatelo a giocare all’aperto e favorite le attività sociali in cui possa confrontarsi con gli altri.
Un bambino felice è un bambino che avrà una risposta emotiva buona agli urti della vita, in altre parole è un bambino con maggiore predisposizione alla resilienza. La serotonina, inoltre, il cosiddetto ormone della felicità, aiuta a mantener il bambino in un buon equilibrio psicofisico e sostiene anche la risposta immunitaria.
La prima regola riguarda, dunque, lo stile di vita, che deve essere innanzitutto sano e salutare in tutte le sue sfaccettature, partendo proprio dal cibo, molto importante ai fini della prevenzione dei malanni di stagione.
Cosa mangiare per aumentare le difese immunitarie
Per sostenere la formazione di un buon corredo immunitario nel bambino è bene massimizzare l’apporto di vitamine, sali minerali e antiossidanti. È per questo motivo che i pediatri e i nutrizionisti consigliano di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Cosa assumere per rafforzare il sistema immunitario
Le difese immunitarie dei bambini hanno bisogno di quei piccoli mattoncini chiamati vitamine, se usati con cura e raziocino costruiranno un saldo muro difensivo. Ma vediamo cosa sono, quali sono e a cosa servono.
Non tutte le mamme sanno che le vitamine non possiedono un proprio valore energetico, il loro scopo naturale non è infatti l’accrescimento del bambino ma hanno un ruolo supportivo alla sua buona salute. Pertanto, le vitamine non renderanno tuo figlio florido e in carne se è magro e mangia poco, ma concorrono a:
- rafforzare le strutture nervose;
- aumentare le difese immunitarie e la resistenza alle infezioni;
- sviluppare le attività cognitive;
- sviluppare gli organi interni e la pelle.
Il rapporto tra vitamine e alimentazione è strettissimo: tranne poche eccezioni, le vitamine non possono essere sintetizzate dall’organismo, perciò devono essere introdotte attraverso l’alimentazione. Le mamme devono prestare attenzione a un dato chiave: le vitamine sono comunemente negli alimenti e da essi possono essere tratte, non è sempre necessario supportare i bambini con la vitamina in forma di integratore (caramella, bustina, eccetera).
Quali cibi contengono vitamine e sostanze che aumentano le difese immunitarie
Qui di seguito, mettiamo a disposizione delle mamme un elenco sintetico degli alimenti che aiutano a rafforzare le difese immunitarie perché contengono specifiche vitamine.
- AGRUMI
Gli agrumi (limoni, arance, mandarini…) proposti nella dieta giornaliera dei bambini, per esempio sotto forma di energetiche spremute in sostituzione dei succhi di frutta zuccherati in commercio, rappresentano un’eccellente fonte di vitamina C.
Consiglio pratico per le mamme: Il limone può essere utilizzato come condimento per carni, pesce e verdura, basta spremerne il succo. Un’insalata di spinaci arricchita di noci e condita con olio, sale e tanto limone è una vera miniera di ferro e vitamina C.
A cosa serve la vitamina C
La vitamina C è un potente supporto alle difese immunitarie, contrasta l’anemia e funziona anche da coadiuvante per la salute degli occhi.
- FRUTTA, VERDURA E DERIVATI ANIMALI
Spinaci, melone, albicocche, carote, patate dolci, prezzemolo, uova, latte e derivati e fegato sono gli alimenti di origine vegetale e animale che presentano un maggior apporto di vitamina A.
A cosa serve la vitamina A
La vitamina A aiuta a proteggere i bambini dalle malattie virali, concorre allo sviluppo delle ossa, dei denti e protegge la salute della pelle.
- FRUTTA SECCA
Mandorle, nocciole e noci sono fonte di vitamina E.
Consiglio pratico per le mamme: le mandorle, in particolare, hanno un gusto dolce, gradevole e posseggono un ottimo potere saziante, caratteristiche che, insieme all’elevata quantità di magnesio di cui sono ricche, le rendono un alimento perfetto per chiudere la giornata. 4-5 mandorle possono essere una coccola della buona notte!
A cosa serve la vitamina E
La E è la vitamina consigliata in stato di carenza e debolezza immunitaria, da implementare anche negli stati debilitativi, durante e dopo una malattia e in condizioni di stress.
- LEGUMI, VERDURE A FOGLIE VERDI E CARNE
Lenticchie, fagioli, ceci, spinaci, cavoli e broccoli sono fonti di ferro, la cui carenza può minare i meccanismi difensivi dell’organismo.
Il ferro è presente anche negli alimenti di origine animale (carne rossa, pollo e pesce) e non tutte le mamme tengono presente che il suo assorbimento risulta migliore se associato ai cibi ricchi di vitamina C. Pertanto, il consiglio pratico è quello di sfruttate il succo del limone come poc’anzi citato, ovvero come condimento capace di potenziare l’apporto vitaminico e l’assorbimento del ferro.
- FRUTTA GIALLA
Albicocca, ananas, mela, pesca, melone, etc., sono alimenti di origine vegetale ricchi di vitamina B, gruppo vitaminico necessario per stimolare l’energia fisica, soprattutto nei bambini più deboli e che si ammalano di frequente.
Aumentare le difese immunitarie partendo dall’intestino
L’equilibrio intestinale è trascurato nel sostentamento delle difese immunitarie, invece il suo buono stato concorre a respingere aggressioni esterne spesso intense e debilitanti. L’elenco degli alimenti benefici, quindi, non può non comprendere yogurt, latti fermentati, cereali e formaggi molli, tutti cibi ricchi di fermenti lattici, indispensabili per assicurare al nostro organismo la necessaria stabilità dell’attività intestinale.
Lo yogurt, soprattutto quello bianco, è ricco di bifidobatteri e lattobacilli, i più comuni probiotici, e aiuta di ridurre la durata delle infezioni delle vie respiratorie alte, oltre a migliorare la flora batterica intestinale.
Aumentare le difese immunitarie dei bambini con l’oro giallo della natura: il miele
Il miele è considerato un ottimo antibiotico naturale. Questo alimento agisce da vero e proprio battericida, disinfettando le prime vie respiratorie e riuscendo a contrastare il mal di gola e la tosse.
Consiglio pratico per le mamme – Durante l’autunno, prendiamo l’abitudine di scioglierne un cucchiaino in una tazza di latte caldo, proponendolo ai nostri bambini per la prima colazione. Invece, non è mai, consigliabile mettere il miele sul ciuccio o somministrarlo al di sotto di 1 anno di età.
Supplemento di vitamine ai bambini per aumentare le difese immunitarie: sì, ma con cautela
Se il bambino è in buona salute un supplemento di vitamine non è sempre necessario, per rafforzare gli scudi immunitari sono sufficienti una buona alimentazione e uno stile di vita sano. Un eccesso di vitamine può, infatti, avere effetti collaterali (vomito, nausea, mal di pancia…), pertanto evitate sempre il fai da te e consultate il pediatra.
Sempre sotto consiglio del medico è utile assumere integratori se il bimbo:
- sta prendendo antibiotici;
- è debilitato a causa di un post malattia o se ha subito un intervento;
- è sottoposto a qualche forma di stress;
- ha un impegno sportivo importante.
Fa eccezione solo la vitamina D: questa viene sintetizzata naturalmente dall’organismo per effetto dell’esposizione al sole, quindi a volte ne sono carenti soprattutto i bambini molto piccoli e chi sta poco all’aperto. Integrarla nelle prime fasi della vita del neonato e soprattutto d’inverno è una buona idea per garantire, ad esempio, il corretto sviluppo della struttura ossea.
Nota per il lettore: Prima di iniziare qualsiasi azione preventiva, fosse anche l’assunzione di integratori vitaminici, è opportuno consultare il proprio pediatra. Il medico, nel caso in cui la sola alimentazione non fosse sufficiente o se il piccolo si trovasse in carenza vitaminica per altre ragioni, potrà indicarvi i corretti integratori da assumere. Evitate il fai da te e l’autoprescrizione.
10 Rimedi Naturali per Aumentare le Difese Immunitarie nei Bambini