Hai mai guardato in faccia il virus mortale dell’HIV?
È da più di un ventennio che nel mondo si aggira lo spettro dell’HIV.
Negli anni ’80, quando la malattia venne rivelata, l’AIDS fu etichettato come il “male oscuro del peccato e dei peccatori”; in quanto patologia a trasmissione sessuale, fu infatti banale l’ associazione al piacere e in qualche modo al “vizio”. Ovviamente ciò ha favorito esemplificazioni che non sono né accettabili né proficue.
Si è lungamente creduto che la malattia potesse diffondersi solo tra i fruitori dell’amore a pagamento o tra chi preferisca gli incontri occasionali e non abbia normalmente un partner fisso. In pochi anni, però, l’HIV ha svelato la sua drammatica natura di virus sessualmente trasmissibile, diffuso, violento, aggressivo e spesso latente (perciò ancora più pericoloso).
L’AIDS è stato condotto dai soggetti infetti ovunque: è arrivato nelle famiglie, ha aggredito giovani sani (anche eterosessuali ed assolutamente lontani dal mondo della droga) e tal volta si è insinuato anche nelle cosiddette coppie stabili.
Il solo modo per frenare una malattia che ancora falcidia vite umane è guardare in faccia il virus e comprendere che la prevenzione è l’unica arma per proteggersi.
Il condom rappresenta la sola barriera protettiva in grado di fermare l’HIV.
L’educazione familiare, scolastica e sociale dei giovani non dovrebbe mai evitare di affrontare discorsi delicati come l’AIDS e il sesso sicuro.
Far sì che il proprio figlio guardi in faccia l’HIV non significa spaventarlo ma equivale, al contrario, a responsabilizzarlo.
Siamo abituati ad associare l’AIDS ad immagini di sofferenza umana, in realtà l’HIV è un virus che aggredisce le cellule sane del corpo umano e le “distrugge” togliendo vita, salute ed energia all’organismo che gradualmente viene ucciso dal parassita maligno.
Il virus dell’HIV è quindi un parassita che vive e si moltiplica cibandosi di cellule viventi.
In maniera particolare questo virus riesce a passare attraverso i filtri deputati al contenimento dei batteri e, elusa ogni barriera, aggredisce le cellule umane.
Con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro l’HIV, recentemente il portale per professionisti di computer grafica, CGSociety, ha invitato artisti di tutto il mondo a creare immagini computerizzate del virus dell’ HIV.
Le foto del sangue infetto stanno facendo il giro del mondo. Esse mostrano l’immagine prima del virus mortale e vogliono stimolare le famiglie, i giovani e la società tutta a lottare per la prevenzione, intesa come solo argine possibile all’HIV.
Ecco che faccia ha il virus dell’AIDS: