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Mamme Stressate: la Poesia che Commuove il Web

di Gioela Saga

14 Agosto 2013

mamme che devono rallentare il ritmoQuesto articolo, care amiche e colleghe mamme, è un invito alla riflessione che ho fatto prima di tutto su me stessa e che mi permetto, in tutta umiltà, di proporvi e condividere anche con voi.

Anch’io, come molte di voi, sono una mamma indaffarata che si divide tra lavoro, lavoretti, impegni scolastici, extrascolastici dei figli, commissioni, casa, tentativi più o meno riusciti di sembrare ancora una donna e… famiglia. Già, e, spesso, la famiglia, che dovrebbe essere prioritaria, viene trascinata e spinta a rotoloni come se tutto il resto, invece che essere funzionale, diventasse fondamentale e vero obiettivo invece che mero strumento.

Ci occorre a volte un attimo per pensare, un momento per fermarci e l’occasione questa volta me l’ha regalata una mamma americana, Rachel Macy Stafford, che fa una testimonianza molto sentita sull’Huffington post, un quotidiano statunitense on line:

“Quando vivi una vita distratta, ogni minuto è contabilizzato, vivi come se avessi una lista mentale, non solo scritta, di cose da fare, osservi tutto come davanti ad uno schermo, affrettandoti verso un’ulteriore prossimo obiettivo da concludere. Non importa quante cose devi fare, quanti impegni contemporaneamente devi portare a termine, il tempo non basta mai. La mia vita è stata così per diversi anni con la prima bimba e poi l’avvento della seconda. Agenda cartacea, agenda elettronica, avvisi sonori che mi ricordavano impegni e appuntamenti a cui non riuscivo quasi mai ad arrivare puntuale, malgrado gli sforzi.

mamme che devono rallentare il ritmoLa mia seconda figlia poi fu un disastro per la mia programmazione quotidiana, il suo carattere spensierato, rilassato, farfallone, mi faceva continuamente perdere il ritmo e i miei tentativi di portare a termine le giornate erano sempre più vani.

Mentre io cercavo di uscire velocemente da casa lei mi bloccava e mi faceva perdere tempo per prendere un’ultima cosa; mentre cercavo di sbrigarmi a salire in macchina, si ricordava di voler posizionare i suoi amici peluche sul seggiolino; mentre cercavo di affrettarmi a prendere la metropolitana, lei si fermava per farmi notare che una signora sembrava proprio simile alla nonna. Mentre avevo un’agenda strapiena che cominciava alle sei del mattino, lei mi chiedeva di potermi aiutare in cucina e farle vedere come si sbattevano le uova…

mamme che devono rallentare il ritmoLa mia risposta era sempre: “non abbiamo tempo” e di conseguenza il verbo che iniziava e concludeva tutte le mie frasi era: “sbrigati”. Probabilmente ho detto più “sbrigati” che “ti voglio bene”. La cosa buffa era che malgrado lo ripetessi costantemente, lei non mostrava di affrettarsi per nulla e non cambiava il suo ritmo.

mamme che devono rallentare il ritmo

Un giorno, in un solo attimo, tutto mi è stato chiaro: stavamo uscendo dall’asilo ed entrando in macchina, come al solito lei era rimasta indietro e la sorella più grande le diceva che era lenta. Ad un certo punto la piccola si ferma, fa un respiro profondissimo e incrociando le braccia sospira così profondamente che sembrava che la sua anima potesse uscire da lì in quello stesso momento…

Mi sono resa conto che ero solo un adulto prepotente che metteva sotto pressione una bimba che aveva l’unica colpa di voler vivere e sperimentare il mondo. Le ho chiesto scusa e con voce tremante le ho promesso che da allora sarei diventata più simile a lei e avrei vissuto con lei.

In fondo mi sono detta che se anche avessi tardato ad adempiere i miei doveri, lo avrei fatto solo per qualche anno, finché non fosse cresciuta… cosa sarebbe mai stato…. Lei in fondo era solo “un’osservatrice” e ho scoperto, con il tempo, che gli osservatori hanno un dono speciale e possono davvero vedere al di là delle cose e scoprire mondi bellissimi, arricchire loro stessi e chi li circonda.”

mamme che devono rallentare il ritmoE’ vero carissime mamme, certi momenti non tornano più e la possibilità di vedere il mondo con gli occhi di un bambino è un dono che dovremmo tutti riscoprire per non farlo sfuggire via come una farfalla effimera. Noi non ci accorgiamo spesso, presi dagli eventi degli adulti, che i nostri piccoli ci guardano in attesa della nostra approvazione, della nostra condivisione mentre con i loro piccoli passi cercano di correre al nostro ritmo, correndo attraverso la vita. Già solo ora, se ci fermiamo un attimo a pensare, il nostro ieri è velato da una patina di tristezza e nostalgia: allora rallentiamo e viviamo con loro!

Vi lascio concludendo con una poesia molto bella che suggella questo zibaldone di pensieri:


Rallenta, mamma…

Rallenta mamma, non c’è bisogno di correre

rallenta mamma, qual è il problema?

rallenta mamma, concediti una tazza di caffè

rallenta mamma, vieni e stai un po’ con me.

rallenta, mamma, mettiamoci gli stivali e andiamo a fare una passeggiata… raccogliamo le foglie, sorridiamo, ridiamo, parliamo.

Rallenta mamma, sembri cosi stanca,

vieni, accoccoliamoci sotto le coperte, riposa insieme a me.

Rallenta mamma, quei piatti sporchi possono aspettare,

rallenta mamma, dai divertiamoci – facciamo una torta!

rallenta mamma, lo so che lavori tanto

ma a volte, mamma, è bello quando semplicemente ti fermi per un po’.

Siediti con noi un minuto,

ascolta com’è andata la nostra giornata,

trascorri con noi qualche momento in allegria,

perché la nostra infanzia non rallenterà!

(R. Knight)



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