Numerosi sono stati i fatti che riportano la morte tragica e insensata di bambini “dimenticati” nelle auto. Anche si trattasse di un solo caso sarebbe uno di troppo. Inutili e sterili le discussioni sulle motivazioni. Il nostro cervello ha meccanismi inspiegabili e non osiamo neppure immaginare che inferno diventi per i genitori il fatto di essere diventati, inconsapevolmente, carnefici dei propri figli. Il fatto è che sono 600 i casi registrati negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni e anche in Italia i numeri, in aumento, sono allarmanti.
Oltre a questi eventi estremi, purtroppo anche lo scorretto o il mancato uso del seggiolino è spesso causa di lesioni molto gravi, e talvolta mortali, in caso di incidente. Secondo una ricerca della ASL di Bologna, ben il 46,7% dei bambini non viene messo in sicurezza correttamente!
Ecco che per arginare queste mancanze, molti si sono ingegnati per ideare dei meccanismi tecnologici che possano essere integrati ai moderni seggiolini per bambini, provvedendo ad un sistema di sicurezza e di avviso che ne garantiscano l’uso corretto ed eventuali possibili negligenze.
Alcuni sono ancora solo brevetti depositati ma ancora non applicati a prodotti disponibili sul mercato.
Tra i tanti, un sistema «Salva bebè» con un rilevatore sul seggiolino e uno sul sedile del guidatore, se questi si alza, un allarme acustico lo avverte che il bimbo è ancora seduto sul suo seggiolino.
Un altro ancora consta di un cuscino collegato all’impianto elettrico del veicolo che emette un segnale acustico preventivo per ricordare di verificare cosa si lascia sui sedili posteriori non appena si disinseriscono le chiavi, se non c’è risposta, in automatico vengono abbassati i finestrini per garantire il ricambio d’aria.
Ancora più completo è il meccanismo ideato da alcuni studenti di un istituto tecnico di Bibbiena in provincia di Arezzo che nell’ambito del concorso per ragazzi e scuole “Inv-factor – anche tu genio!”, organizzato dal Cnr e con la Rappresentanza della Commissione Europea, hanno ideato il progetto «Ricordati di me».
Questo sistema è in grado di entrare in allarme se si verificano alcune condizioni concomitanti: motore spento e bimbo appoggiato sul seggiolino, portiera che si apre e autista che scende dalla macchina. In questi casi, automaticamente si azionano le 4 frecce, si abbassa di qualche dito il finestrino, suona un allarme e parte un segnale via sms a una serie di numeri telefonici memorizzati a priori.
Uno dei brevetti però, di matrice statunitense, è stato già commercializzato ed è disponibile sul sito Amazon, il suo nome iAlert, ed è un kit completo con seggiolino e sensori collegati a una app da scaricare sul proprio cellulare. Sono due i meccanismi di allarme: uno avverte con un segnale sonore sullo smartphone, un sms o una email predeterminabili, se il bimbo è rimasto sul seggiolino per un certo periodo di tempo, che è possibile personalizzare, dopo che l’auto si è fermata.
Il secondo sistema avverte se il bimbo si è sganciato dal seggiolino o non è posto in maniera corretta, inoltre determina la temperatura sul seggiolino in modo da scongiurare colpi di calore.
Ben vengano questi sistemi per tutelare i nostri piccoli a scanso di ogni fatalità e incidente!