In estate un fenomeno molto comune è l’ipotensione, meglio conosciuta come pressione bassa.
I sintomi dell’abbassamento di pressione sono nausea, sudorazione fredda, e svenimento.
La causa è la cattiva ossigenazione del cervello dovuta al restringimento delle vene che avviene quando il caldo è elevato e l’umidità fanno rallentare la circolazione e dilatare i vasi sanguigni.
L’ipotensione dovuta al caldo non è di per sè pericolosa, provoca al massimo questo collasso cardiocircolatorio, ma può essere contrastata immediatamente.
Improvvisi cali di pressione possono poi portare mal di testa, ma il mal di testa non è mai un sintomo di ipotensione, semmai al contrario di ipertensione.
Anche il famoso “calo di zuccheri” non è assolutamente da assimilare all’ipotensione: l’ipoglicemia infatti non provoca collassi e svenimenti.
Il rimedio della nonna di dare acqua e zucchero a chi viene colpito da colpi di calore dunque non ha alcuna efficacia.
Anzi, l’ipotensione è spesso abbinata a un calo di sali, o meglio sali minerali e sodio, che si perdono con i liquidi della sudorazione. Unico rimedio per prevenire i collassi sarebbe aumentare la quantità di sale negli alimenti (tant’è che il sale è invece sconsigliato agli ipertesi in quanto rende più denso il sangue).
Un altro rimedio efficace potrebbe essere un farmaco vasocostrittore che consenta una normale circolazione dopo un colpo di calore.
Davanti ad un improvviso svenimento dovuto da un calo di pressione è bene stendersi o stendere la persona colpita da svenimento e alzare le gambe affinchè il sangue meglio affluisca al cervello e si ripristini il normale funzionamento delle funzioni vitali.