“D’un tratto ho sentito un’esplosione, come un petardo, poi un’odore strano, chimico, e i miei pantaloni da lavoro hanno cominciato a prendere fuoco”.
Lo ha raccontato Fanny Schlatter, anzi ha fatto di più, ha postato le foto della sua disavventura in rete.
I pantaloni di Fanny hanno preso fuoco improvvisamente, ma lei non è un vigile del fuoco. Fanny fa l’apprendista imbianchina a Neuchatel, in Svizzera. Ha diciotto anni, la sua unica colpa, avere messo in tasca il suo cellulare.
Ed è esploso. Il suo telefono, un Samsung galaxy S3, è esploso nella tasca della ragazza lunedì scorso, senza apparente motivo, mentre Fanny stava per iniziare a lavorare.
Fortunatamente accanto a Fanny c’era il suo capo, Stéphane Kubler, che grazie al suo tempestivo intervento ha evitato che la disavventura si trasformasse intt ragedia. Non appena ha visto la fiammata, e si è accorto che la ragazza era impietrita dallo spavento e dallo stupore, ha spento il fuoco che si stava diffondendo dai pantaloni e l’ha portata in un vicino magazzino per le prime cure.
Fanny sostiene che il suo telefono non avesse ricambi non originali, dunque esclude che l’esplosione sia dovuta ad un uso improprio del cellulare. Piuttosto l’esplosione potrebbe essere stata causata dalle alte temperature raggiunte in questi giorni d’estate. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano elvetico lematin.ch.
La ragazza ha subito un ustione di terzo grado alla gamba, ma soprattutto si è presa un grande spavento.