Tra le cose che possono rovinare una giornata di vacanza al mare, il fastidioso e per fortuna poco grave morso di medusa.
La medusa è un animale marino appartenente alla famiglia dei celenterati. La sua forma è spesso quella di un polipo rovesciato e la sua riproduzione alquanto tipica.
C’è inoltre da specificare che la medusa non morde, non può dirsi neanche che punge, ma tra le due la seconda definizione è più corretta.
La medusa utilizza i suoi tentacoli quando viene a contatto con qualcosa che, grazie a dei recettori, lanciano delle particolari cellule urticanti che provocano shock anafilattico.
Per fortuna le specie presenti nel mar Mediterraneo non sono pericolose, e dunque la puntura di medusa non è letale, ma soltanto un po’ tossica e molto fastidiosa.
La medusa “attacca” tramite i suoi lunghi tentacoli, dunque non è raro che ci si sente pungere anche se sembra di essere a distanza di sicurezza. La puntura di medusa è spesso dolorosa, e già questo potrebbe provocare un primo disagio: quando si viene punti, se il dolore impedisce il movimento, è meglio chiedere aiuto per uscire dall’acqua.
Tentare di eliminare subito eventuali filamenti di tentacoli rimasti sulla pelle e risciacquare la parte con acqua di mare.
Se si avvertono sintomi come reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore e disorientamento è consigliabile andare in ospedale.
Per i primi interventi, evitate i rimedi della nonna come ammoniaca, alcool o pipì, che potrebbero addirittura peggiorare la situazione.
L’ideale per punture di meduse (e andrebbe bene anche per i morsi di zanzara) è applicare un gel astringente al cloruro di alluminio, per alleviare il dolore andrebbe bene anche un antistaminico, che diminuirebbe infiammazione e reazione dolorosa, anche se di solito l’azione di antistaminici inizia dopo circa trenta minuti dall’assunzione, e nel caso del morso di medusa, dopo trenta minuti il picco di dolore e bruciore è già terminato.