Quando una mamma affida il proprio bambino ad un istituto scolastico si aspetta non solo che il piccolo sia trattato bene ma anche che in suo favore ed a suo vantaggio venga apprestata ogni cautela possibile per tutelarne il benessere e la salute fisica.
Nessuna mamma potrebbe mai nemmeno immaginare che a scuola ai bambini possa essere servito cibo rosicchiato dai topi o acqua di rubinetto (di incerta provenienza) ma spacciata per minerale naturale, piuttosto che carni marchiate come italiane e invece di origine polacca o che in luogo delle sogliole, come pattuito nei contratti, possa essere serviva platessa.
Per quanto possa apparire assurdo ed inspiegabile ciò è accaduto: è successo a Napoli dove un’inchiesta, appena giunta alla sua conclusione, ha svelato appalti truccati per le mense non solo di scuole ma anche di caserme, ospedali e ospizi.
Tali appalti criminali, sui quali il Nucleo operativo dei Carabinieri di Napoli ha fatto luce, portavano nei piatti dei malcapitati (anche malati e bambini) alimenti non controllati, diversi in punto di qualità dagli accordi contrattuali e tal volta anche nocivi per la salute, si parla persino di cibi contaminati dai ratti.
Tra le accuse che pendono sui titolari della ditta anche quella gravissima di commercio di sostanze alimentari nocive.
Il Mattino.it indica la ditta nella ‘Puliedil srl’.
Si tratta di uno scandalo che diviene preoccupante soprattutto quando si comprende che la ditta in questione, a causa delle contaminazioni (in particolare lascia scioccati la notizia del cibo rosicchiato dai ratti), ha messo a rischio la salute di studenti, bambini, pazienti dei nosocomi e persino forze dell’ordine. E inaccettabile che piatti contaminati arrivassero nelle scuole, negli ospedali e nelle caserme.