I temporali rilasciano sempre un alone magico e misterioso ma recenti scoperte evidenziano che non è questa l’unica cosa che accompagna i temporali.
Vi è una ragione precisa e scientifica per cui, dopo un forte temporale, possiamo sentirci male e respirare a fatica.
Lo sa bene Lottie Jacobs, 7 anni, che ha una ragione in più per cui essere spaventata dai temporali come accade per molti bambini, un temporale può significare per lei un attacco di asma potentissimo, tanto da potere essere pericoloso per la sua stessa vita.
L’asma è stata diagnosticata a Lottie quando aveva soli due anni, racconta Emma, la mamma, 37 anni:
“Ha iniziato a respirare male soprattutto di notte e le è stato prescritto un inalatore per aiutarla ma non funzionava molto, ben presto ha iniziato ad avere gravi attacchi di asma in modo regolare e ogni due settimane circa doveva essere ricoverata”.
La bimba è affetta da una forma di asma grave, difficile da gestire perché può portarla a gravi ed improvvisi attacchi molto pericolosi.
Circa 250 mila persone nel Regno Unito soffrono di questo tipo di asma.
Ci sono diversi fattori scatenanti per questa patologia, ad esempio spesso partono da una situazione emotiva difficile da gestire o da complicazioni di normali affezioni bronchiali o polmonari invernali.
“Queste cause scatenanti possono portare in breve tempo alla difficoltà a respirare, al vero e proprio restringimento patologico delle vie respiratorie che diventano via, via più fragili e sensibili – così viene spiegato da Sue Kropf, un’infermiera specializzata nell’assistere malati di asma – Queste situazioni portano ad avere sintomi asmatici quali la tosse, il respiro sibilante, la dispnea (cosiddetta fame d’aria) e senso di costrizione al torace. Alcune risposte emotive come lo stress, il ridere o l’eccitazione, possono aggravare i sintomi e portare anche ad un attacco.
In ogni caso Emma iniziava a notare che la frequenza degli attacchi di Lottie aumentava notevolmente in estate. Il caldo, le alte temperature e il clima secco non sembravano avere nessuna influenza su di lei ma se il clima si faceva più umido per qualche giorno o si scatenava un temporale, erano guai seri per Lottie.
“I temporali possono davvero generare attacchi gravi per Lottie – continua Emma, mamma a tempo pieno – subito dopo un temporale le sue labbra potevano diventare blu, le sue narici diventare biancastre, il suo respiro sibilare sempre di più finché si rendeva necessario recarci in ospedale di nuovo. Ero completamente disorientata perché non capivo come potesse un semplice temporale causare una crisi d’asma e, per giunta, così grave!”
Lottie è affetta da asma da temporale
“I temporali si spostano a velocità incredibili e le variazioni di temperatura sono repentine a causa dell’aria fredda che precipita e sostituisce quella più calda che si trovava più in basso” spiega Shuaib Nasser, uno specialista in allergie e asma all’Ospedale universitario di Cambridge.
Il dott. Nasser aggiunge:
“Sfortunatamente, questo fa sì che allergeni, come i pollini, vengano sollevati da terra e fatti volare all’altezza di naso e bocca, dove possono essere respirati ed inalati dai polmoni.”
Inoltre, l’umidità frantuma i pollini in frammenti più piccoli, molto più allergizzanti, stando ad uno studio pubblicato sull’European Respiratory Review, ciò significa che possono penetrare più facilmente nelle vie aeree anche più piccole.
Tuttavia questa non è l’unica ragione per cui collegare l’asma ai temporali.
Un’aggravante è rappresentata da una spora fungina chiamata Alternaria che cresce alla base dei cereali e si attacca anche all’erba. Quando gli agricoltori raccolgono i cereali o si falciano i prati, le spore di Alternaria vengono fatte volare nell’aria, frammentate e più facili da inalare dalle vie aeree inferiori.
Ebbene, spesso i contadini mietono i raccolti precocemente se sanno che è in arrivo un forte temporale, questo spiega gli alti livelli di spore presenti nell’aria legati all’arrivo del temporale. Vivere lontano dai campi, peraltro, non garantisce una protezione sufficiente perché le nubi possono trasportare le spore per chilometri.
Questa forma di “asma da temporale” è stata diagnosticata più di trent’anni fa.
Spesso le persone che iniziano a soffrirne non hanno mai avuto nessun problema relativo all’asma nella loro vita anche se molte possono aver avuto almeno un episodio di febbre da fieno che sembra altamente indicativa come fattore predisponente.
“Non tutti i temporali possono generare attacchi di asma ma bisogna che ci siano diversi fattori concomitanti – dice il dott. Nasser – Prima di tutto le persone che potranno subirne gli effetti devono essere già persone soggette ad allergie, che soffrano o abbiano sofferto di febbre da fieno o eczemi. In secondo luogo pensiamo che la reazione possa essere innescata principalmente con l’arrivo della stagione dei pollini da maggio a luglio, terzo fattore riguarda l’alto livello di spore fungine presenti tra luglio e settembre. Quando questi fattori tendono a sovrapporsi è molto più alto il rischio di vere e proprie epidemie di asma da temporale.”
Come ci si può proteggere da questo tipo di asma?
Il dott. Nasser risponde così:
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Se si soffre già di asma è bene chiedere al proprio specialista di effettuare un prick test o un esame del sangue per valutare bene quali siano i veri allergeni, senza presupporre a priori che si debba trattare per forza di pollini. Conoscere esattamente la situazione può aiutare a stilare un programma specifico e l’eventuale uso di antistaminici.
- Se generalmente si soffre di asma in un determinato periodo dell’anno, cercare di iniziare ad assumere i farmaci almeno due settimane prima, consultandosi con il proprio specialista.
- Inoltre ci sono in genere due tipi di inalatori usati per l’asma: quelli che ne alleviano i sintomi e quelli che li prevengono, questi ultimi sono normalmente a base di steroidi a lento rilascio. Meglio averli sempre con sé entrambi se siete suscettibili all’asma legata al clima.
- Cercate di seguire le previsioni del tempo, il calendario dei pollini e le previsioni relative alle spore immesse nell’aria.
- Se c’è un temporale in arrivo restate in casa e tenete le finestre chiuse, durante e dopo il temporale, tenendo a portata di mano il vostro inalatore.
- State anche attenti non solo in caso di temporale ma anche di una percentuale di umidità piuttosto elevata.
Per Lottie tutto questo può voler dire passare un bel po’ di tempo in casa anche nella bella stagione ma significa anche salvaguardare la sua stessa vita.
Fonte: http://www.dailymail.co.uk