Storie di ordinaria incoscienza. Rocca San Giovanni, duemila anime in provincia di Chieti. E’ venerdì sera. Una donna di 32 anni è in auto con i figli di 6 e 8 anni e il fratello disabile di 30.
Parcheggia davanti ad un centro commerciale e scende. Ma non per fare la spesa però.
Dentro il centro commerciale c’è anche una sala bingo.
“Aspettatemi qui” avrà detto la signora. E si è “persa” nella sala da gioco.
Erano le 20.00 circa quando ha parcheggiato.
Alle due di notte la macchina è ancora parcheggiata fuori dal centro commerciale. I bambini ed il ragazzo aspettano che la donna ritorni.
Il ragazzo ha un cellulare ma non ha credito per chiamare, e fuori non c’è nessuno a cui possa chiedere aiuto, a cui possa dire di chiamare indietro la sorella per dirle di andare a casa, che è tardi, e che ha due figli in macchina.
Chiama il 112, l’unico numero che può fare. I carabinieri arrivano e stavolta sono loro a chiamare la donna dentro la sala giochi. Lei ha prima tentato di giustificarsi: non ci si rende conto del passare del tempo mentre si gioca, non è necessario che lo abbia detto lei.
La donna è stata denunciata per abbandono di minori e di incapaci.